Luigi de Magistris: il sindaco di Napoli parla a CRC di allerta meteo e dell’inchiesta rifiuti (tra gli indagati anche l’assessore all’Ambiente Del Giudice).
In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Tema sempre attuale è quello della allerta meteo:
“Il tema è molto incerto -afferma il primo cittadino partenopeo- Parliamo di previsioni, fatte da alcuni tecnici, che emettono dei bollettini, divenuti ancora più incerti a causa del cambiamento climatico. Quando noi andavamo a scuola gli alberi non cadevano così facilmente, oggi si. Fino a oggi pomeriggio, i bollettini dicevano che ci sarebbero stati dei venti così forti che prevedevano la chiusura delle scuole e dei parchi. Non è insicura la scuola, ma è preoccupante il quadro complessivo. Apriamo un dibattito nazionale, ma chi dovrà decidere, alla fine, non sarà né il conduttore televisivo, né il giornalista, ma il sindaco. Se si trova dinanzi ad un tavolo, dove tutti gli esperti affermano che c’è la necessità di chiudere le scuole, lei non lo fa e il giorno dopo muore un bambino, come si comporta?
C’è un clima, in Italia, che attraversa i dirigenti, che ormai, ogni volta che fanno un atto amministrativo, ne subiscono le conseguenze. Molti dirigenti sono preoccupati, perché al primo ramo secco che graffia qualcuno, devono risponderne penalmente”.
Del Giudice indagato nell’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, de Magistris: “Ha speso la vita per il suo lavoro”
È notizia di ieri l’apertura di un’inchiesta della Procura partenopea sul ciclo dei rifiuti a Napoli e in Campania. Tra i 23 indagati figurano anche il vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice: “Ormai siamo abituati a sapere delle cose attraverso giornali, agenzie e inciuci -prosegue de Magistris- Ciò che posso dire è che ho grande fiducia delle persone che lavorano con me, in particolare Del Giudice, che ha speso la vita pere il suo lavoro. Le persone per bene, in questo paese, non trovano le condizioni necessarie per lavorare. Gestire una raccolta rifiuti in una città in cui non ci sono i fondi è difficile. Le persone per bene rischiano di allontanarsi dall’amministrazione e lasciarla a chi l’ha mangiata questa città”.