Luigi De Siervo: l’amministratore delegato della Lega Calcio Serie A ha parlato a Radio CRC del fenomeno della pirateria televisiva.
In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Calcio di Serie A. Tema di grande attualità è quello della pirateria televisiva, conosciuta a Napoli anche come pezzotto, recentemente colpita dalle Forze dell’Ordine ma dura a morire:
“La Tv pirata? La perdita è stata di oltre un miliardo di euro, che i cittadini, in questo modo, forniscono alla criminalità organizzata -rimarca l’ad della Lega di Serie A- Invito tutti a capire che questa non è una furbata, ma è un reato. Se il San Paolo è in queste condizioni, è perché De Laurentiis ha una squadra con un costo, ma se ci fossero fondi a sufficienza da parte dei tifosi, tutto andrebbe per il meglio. Così facendo si sottraggono fondi agli imprenditori al fine di rendere migliori anche le attrezzature utilizzate, e non solo diminuire la probabilità che si acquisti un grande giocatore”.
De Siervo entra anche nel dettaglio delle possibili conseguenze per chi favorisce la pirateria televisiva: “Tra qualche settimana -prosegue- verranno fuori le prime persone responsabili, che inizieranno a pagare. Ciascun collegamento internet lascia una scia indelebile all’interno dei server, così da garantire l’individuazione alla polizia postale. Se i comportamenti dovessero continuare, i cittadini verranno multati: le multe oscilleranno tra i 2500 e i 5000 euro. La strategia presuppone un attacco su più fronti nei confronti dei criminali. E’ una battaglia legale che procede da mesi. Chiedo ai tifosi di pagare regolarmente l’abbonamento, perché quei soldi andranno alla squadra, affinché vengano investiti nel migliore dei modi”.
Sui costi degli abbonamenti alle pay tv, questa la sua posizione: “Per poter abbassare il prezzi del calcio in tv, dobbiamo avere molti abbonamenti in più. Se il sistema non trova fondi, è impossibile. In soli due anni, 5-6 squadre di serie A falliranno, se queste furbate continueranno a proliferare. Ad oggi -conclude De Siervo- se si vuole competere con le altre squadre internazionali, bisogna stare alle regole di mercato“.