lunedì, Novembre 25, 2024

Interrogato e ucciso, preso il secondo killer del meccanico vittima innocente della faida Sibillo-Buonerba

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Scacco al clan Sibillo: finiscono in manette 11 persone tra i capi che avevano raccolto l’eredità dei fratelli Emanuele e Pasquale nella guerra per il controllo di Forcella.

La polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia sta eseguendo un`ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 soggetti, gravemente indiziati dei delitti di associazione di tipo mafioso, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, comuni e da guerra, e ricettazione. Il provvedimento cautelare prende in esame le condotte criminali di soggetti che, già pienamente organici al clan Sibillo allepoca della latitanza dei fratelli Emanuele e Pasquale Sibillo (resisi latitanti dal 9 giugno 2015), sono poi assurti ad un rango apicale, quali referenti del clan, in seguito allassassinio di Emanuele Sibillo (avvenuto il 2 luglio 2015) ed in seguito all`arresto di Pasquale Sibillo (avvenuto il 4 novembre 2015).

In particolare le indagini degli agenti della Squadra Mobile hanno documentato la violenta contrapposizione sorta tra il clan Sibillo ed il clan Buonerba/Mazzarella per acquisire la supremazia ed il controllo degli affari illeciti sul territorio urbano di Forcella, della Maddalena, di via dei Tribunali e, più in generale, sullarea de I Decumani.

Luigi Galletta ucciso per non aver rivelato il nascondiglio di Luigi Criscuolo

Nell’ambito dell’operazione, la sezione Omicidi della Squadra Mobile di Napoli e’ riuscita ad individuare il secondo killer di Luigi Galletta, il meccanico di via Carbonara vittima di un raid di camorra il 31 luglio 2015 nonostante fosse estraneo a logiche di criminalita’ organizzata. In carcere, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, e’ finito Ciro Contini, incastrato perche’ tatuato e mancino. Da immagini delle telecamere lo si vede impugnare la pistola e fare fuoco contro il meccanico, scelto come obiettivo solo per colpire trasversalmente un parente che faceva parte del clan Buonerba di Forcella durante la ‘guerra’ tra questi e i Sibillo per il controllo delle piazze di spaccio del centro storico.

Galletta era stato picchiato prima di essere ucciso perche’ indicasse dove si nascondesse Luigi Criscuolo, sicario del gruppo nemico. Ma il 28enne non lo sapeva. Cosi’ a luglio arrivarono in due su uno scooter e fecero fuoco. Erano Antonio Napolitano detto ‘nannone’, gia’ arrestato e condannato al tribunale dei minori di Napoli (ora ha 22 anni) a 18 anni di carcere. Oggi e’ stato chiuso il cerchio con l’arresto di Ciro Contini, killer dei Sibillo e nipote del boss dell’Arenaccia, Eduardo Contini detto ‘o romano.

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