Tutto previsto. Così dallo staff del M5S spiegano il caos e le proteste montate due giorni fa al via del voto per le Parlamentarie in vista delle politiche del 4 marzo. Dalle 10 di ieri mattina sul sistema Rousseau si è tornato a votare, ma cio’ non ha placato le polemiche. Anzi. Molti infatti gli iscritti che dal primo giorno lamentano di non essere riusciti a votare, un fatto che dallo staff del Movimento danno per “normalissimo” data la mole di accessi contemporanei.
Ma quello che ha sollevato più polemiche è l’esclusione di alcuni possibili candidati a Camera e Senato dalle liste della parlamentarie. Attivisti storici si sono lamentati per non aver trovato il loro nome negli elenchi e hanno segnalato invece la presenza di candidati che non avrebbero completato la presentazione dei documenti richiesti dal Movimento per la candidatura. “Non ho mai ricevuto nessuna mail di esclusione. Perché non sono in lista? Le votazioni sono nulle” scriveva ieri sul suo profilo Facebook l’attivista trapanese Monica Modica. “Ho ricevuto tante chiamate perché non mi trovano in lista” faceva eco Daniela Morfino, attivista di Marineo (Palermo). E come loro tanti altri. (adnkronos).
Ma, come se non bastasse, a creare ancora piu’ confusione, il cambio in corsa delle regole delle parlamentarie M5S per fronteggiare la questione ‘quote rosa’ previste dal Rosatellum, legge elettorale divenuta croce e delizia dei 5 Stelle. La legge elettorale con la quale si andrà alle urne, infatti, prevede l’alternanza di genere nei listini dei collegi plurinominali. Ma ci sono alcune aree -ad esempio Puglia e Abruzzo- in cui la militanza femminile non ha preso granché piede nel pianeta grillino. Per saltare l’ostacolo ‘rosa’ il Movimento potrà, a suo piacimento, candidare alla Camera anche attiviste che hanno già compiuto 40 anni d’età. Ed è quel che e’ accaduto in queste parlamentarie, dove, a quanto si apprende, ci sono stati diversi casi di donne over 40 in corsa per un possibile seggio a Montecitorio.
A creare ancora piu’ confusione, alimentando la cultura del sospetto, e’ un audio ascoltabile sul blog Supernova, in cui si parla di assenze di senatori uscenti. Ma anche, soprattutto, di persone contattate per i clic. “Enrico ciao, scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt, mancano troppi candidati all’appello, addirittura manca anche un candidato senatore uscente. Il sistema non sta funzionando. L’ordine è di non votare per adesso e di aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo; altrimenti saranno rinviate queste parlamentarie. È una malacumpassa allucinante e io sono? Comincio ad essere stanco di tutti questi problemi creati dallo Staff per incompetenze ormai palesi a tutti. Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic. Ti abbraccio, ciao”.
Articolo pubblicato il: 18 Gennaio 2018 12:12