Una sparatoria per vendicare Pamela. Quando la polizia è riuscita a bloccare l’uomo era avvolto in una bandiera tricolore. Nel mirino gli immigrati.
Luca Traini, 28 anni, incensurato e originario delle Marche, è l’uomo responsabile di aver seminato il panico nel centro di Macerata sparando da un’auto in corsa e ferendo 6 immigrati. Due di loro sono ricoverati in ospedale con riserva di prognosi e potrebbero essere operati a breve. Meno gravi le condizioni degli altri quattro i quali non è escluso che vengano dimessi a brevi.
Il Mattino riporta che forse si tratta di una vendetta per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza romana uccisa, fatta a pezzi e chiusa in due valige, per cui è stato arrestato il nigeriano Innocent Oseghale. Tentato omicidio è il reato ipotizzato. Al momento la posizione del giovane è ancora al vaglio degli investigatori ma a suo carico dovrebbe essere formalizzato l’arresto.
Inseguito dai carabinieri Traini è sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Si è poi girato verso la piazza e ha fatto il saluto fascista: «Viva l’Italia», avrebbe urlato.
Poi sono arrivati i carabinieri e non ha opposto resistenza. A bordo dell’auto la pistola, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d’acqua.
Il folle gesto sarebbe legato ad una vendetta per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza romana uccisa, fatta a pezzi e chiusa in due valige, per cui è stato arrestato il nigeriano Innocent Oseghale.
I primi colpi sono partiti a un chilometro dalla casa dell’atroce delitto. A quanto sembra i feriti sarebbero tutti di nazionalità straniera. Subito soccorsi sono ora in ospedale.
Paura, apprensione e momenti di grande trepidazione. Atmosfera irreale in centro con gente barricata in casa e nei negozi, anche il sindaco aveva invitato i cittadini a non uscire: «C’è uno squilibrato che si aggira in città, non uscite per strada».L’allarme ora sembra essere rientrato.