L’anfiteatro del CUBO “Ciro Colonna” – Cantiere Urbano per le Trasformazioni Educative e l’Innovazione Sociale di Ponticelli, ha accolto gli ‘attori sociali’ del territorio, i rappresentanti di 30 associazioni di Napoli Est. È stato infatti presentato e firmato Il Patto Educativo di Comunità (EDU.CO.) promosso da Maestri di Strada, la onlus guidata da Cesare Moreno, che vuole sancire la collaborazione tra le Associazioni, le 18 Istituzioni Scolastiche Pubbliche, l’Assessorato all’Istruzione e alla Scuola del Comune di Napoli, l’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, le istituzioni socio-sanitarie, in particolare l’U.O. Materno Infantile dell’ASL Napoli 1 – Distretto 32, Imprese sociali, gruppi informali e in generale la popolazione di Ponticelli, al fine di costruire una comunità educante capace di sostenere l’apprendimento cooperativo, laboratoriale, partecipato e solidale per tutti i giovani (0-18 anni) e le loro famiglie.
Hanno partecipato e aderito circa 30 associazioni: Terra di Confine, Terra E Libertà, Associazione Trerrote, E.S.T., Nea Associazione, Centro Re Mida, Coop.soc. Se. Po. Fa, Casa Mia Emilio Nitti, Gioco Immagine Parole, Arci Movie Napoli, Le Kassandre, Associazione SVT, Coop Bambù, Lilliput, Radio Siani, Ascender, Polisportiva Ponticelli, Casa del Popolo Ponticelli, Callysto Arts, Collettivo Zero, Italiano Senza Confini, Ve.SPE, BUS Theater, noi@europe, Caritas, Don Federico Saporito, Albero della Vita, Società mutuo soccorso operaia Barra, Libera Campania, Auser Ponticelli, Arci Servizio Civile.
L’obiettivo principale del patto è salvaguardare il carattere pubblico dell’istruzione e dell’educazione ovunque e comunque si realizzino. In questo senso il Patto EDU.CO garantisce contemporaneamente il diritto costituzionale all’istruzione e il diritto altrettanto forte a vedere rispettate le proprie peculiarità individuali e culturali. A tal fine il Patto EDU.CO agisce a molti livelli per sostenere lo sviluppo di comunità ed insieme la crescita personale individuale.
Questo sostegno delle istituzioni è quindi la prova che c’è una forte alleanza tra le istituzioni cittadine e le periferie della città. In più, questa comunità di associazioni ha finalmente trovato casa, il CUBO “Ciro Colonna” ha 24 aule, ampi spazi comuni ed esterni che consentono la realizzazione dei laboratori e delle attività con i ragazzi e con i bambini. Una struttura in cui gli interessi dei ragazzi stanno al primo posto, è un luogo di co-working, di ibridazione progettuale e commistione di attori diversi: la nostra collaborazione con l’Università Federico II di Napoli sta diventando stabile, le associazioni possono utilizzare la logistica e servizi di segreteria. Speriamo di poter inaugurare il CUBO a breve, insieme al Sindaco di Napoli prima che finisca il suo mandato, visto il sostegno che insieme alla sua Giunta ha dato a questo grande progetto per la costruzione di una struttura di comunità operativa e non retorica”. Tre i “contratti” contenuti nel documento condiviso e approvato: il Patto di Salute e Benessere, il Contratto educativo, il Patto Familiare (le “riunioni di famiglia”).
Il Patto di Salute e Benessere riguarda la salute psicofisica delle giovani persone, degli operatori, dei genitori e quindi le modalità in cui nella classe si attiva la cura per la gestione di orari, carichi di lavoro, comunicazione solidale tra tutti gli attori della relazione educativa. Riguarda anche la condivisione tra gli educatori, i genitori e i giovani stessi della cura per corretti stili di vita.
Il Patto Familiare è necessario per gestire in modo cooperativo e solidale possibili inadeguatezze della famiglia che può esser tale per condizione strutturale – famiglie monoparentali, famiglie in povertà assoluta, presenza di gravi malattie fisiche o psichiche – oppure educativamente inadeguata per stress, per essere coinvolte in attività criminose, o essere semplicemente educativamente inefficaci. In tutti questi casi la legislazione attuale prevede interventi che rischiano di travolgere la giovane persone in un meccanismo sostanzialmente punitivo che riguarda i genitori. Prossima tappa, la sottoscrizione da parte delle scuole del territorio, degli Assessorati dell’Istruzione e ai Giovani del Comune di Napoli e delle istituzioni sanitarie della periferia est della città.
Articolo pubblicato il: 25 Febbraio 2021 11:46