Emerge un retroscena sull’arresto a Napoli del 57enne Aleksandr Korshunov, manager della Odk, società statale russa che produce motori, fermato lo scorso 30 agosto su richiesta degli Usa, che lo accusano di spionaggio economico.
Secondo il quotidiano Vedomosti, Korshunov (bloccato dalla Polaria di Napoli appena sbarcato all’aeroporto di Capodichino da un volo proveniente da Mosca) è accusato di essersi appropriato illegalmente di documenti della General Electric e di informazioni protette, in modo da utilizzarli per il programma russo Pd-14 per lo sviluppo di un motore per i nuovi aerei civili Ms-21 (che dovrebbero porsi in diretta concorrenza con il Boeing 737 e l’Airbus A-320).
In particolare, riporta Adnkronos, l’attenzione si sarebbe concentrata su un dispositivo riduttore per alcune componenti critiche del motore del velivolo. Dal Dipartimento della Giustizia statunitense confermano che Korshunov e Maurizio Paolo Bianchi, il 57enne italiano ex direttore della controllata italiana di GE Aviation, anch’egli incriminato dagli Usa con l’accusa di aver tentato di carpire segreti industriali, sono sospettati di aver tentato di raccogliere informazioni per produrre un dossier dedicato a “componenti esterni del motore che forniscono energia a sistemi come pompe idrauliche, generatori e pompe del carburante”.
L’arresto del manager ha fatto andare su tutte le furie il presidente russo Vladimir Putin: “In questa situazione -ha dichiarato Putin durante il forum economico orientale di Vladivostok- abbiamo chiaramente dei tentativi di concorrenza sleale. Questo non rende migliori le relazioni tra Russia e Usa.
Articolo pubblicato il: 6 Settembre 2019 16:04