Tra i tagli previsti nella nuova manovra del Governo, anche quelli ai fondi per l’editoria. La conferma di Di Maio: lo chiedono i cittadini.
Cosa sale sul ‘carrozzone’ targato manovra? Nelle ultime ore la tassa sui suv inquinanti, il taglio delle pensioni d’oro per pagare le pensioni di cittadinanza, la riduzione dei contributi per i piccoli giornali. Le ultime dichiarazioni del Movimento 5 stelle lasciano immaginare che queste misure saranno inserite nel ddl bilancio, che al momento è in modalità stand by al Senato. Per poter modificare il disegno di legge è infatti necessario attendere le decisioni del governo; così le sedute previste per lunedì in commissione Bilancio sono state cancellate e, di conseguenza, l’approdo in aula slitterà alla fine della settimana.
I due miliardi a testa che saranno tolti dal reddito di cittadinanza e da quota 100 non sono sufficienti per placare Bruxelles. Da palazzo Chigi arriva però la rassicurazione che i soldi mancanti saranno trovati nelle pieghe della bilancio. Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, assicura che anche togliendo 2 miliardi di euro dal budget per introdurre quota 100 tutti quelli che lo vorranno potranno andare in pensione. ”I tecnici ci dicono che parecchi dei 500mila” che hanno diritto alla pensione al primo gennaio “stanno bene, restano al lavoro”. E “dall’inizio del 2019, febbraio, marzo, non mi faccia dire quando, chi ha 62 anni e 38 di contributi potrà andare in pensione senza penalizzazioni”.
Ecotassa e il taglio alle pensioni d’oro
Mentre l’altro vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, spiega che l’ecotassa sulle auto, introdotta alla Camera, sarà rivista e peserà solo sulle macchine di grande cilindrata. ”Abbiamo confermato l’ecosconto fino a 6.000 euro per le macchine elettriche e non inquinanti senza tassare nessuna delle auto in circolazione né l’acquisto di nuove utilitarie. Solo chi deciderà di acquistare un suv diesel o a benzina o una ‘super car’ extralusso pagherà qualcosa in più”. Il leader del Movimento 5 Stelle non parla del taglio delle risorse per il reddito di cittadinanza ma assicura che la misura ci sarà, insieme all’aumento delle pensioni minime e al taglio di quelle d’oro.
L’idea che le risorse per finanziare le pensioni di cittadinanza potrebbero arrivare direttamente dagli assegni più alti viene scritta direttamente sulla pagine Facebook del Movimento 5 Stelle: ”Prendiamo un miliardo alle pensioni d’oro e lo mettiamo sulle pensioni di cittadinanza”. E “colpiamo la casta e aiutiamo i pensionati minimi”, scrivono ancora i grillini. ”Uno Stato che permette privilegi assurdi e abbandona chi ha bisogno non è credibile. Difficile? No, semplicissimo. La politica è questo, basta volerlo”.
I fondi all’editoria
Inoltre, sempre attraverso il sito, Di Maio ribadisce l’intenzione di voler andare avanti con il taglio dei contributi per i piccoli giornali, condividendo sulla sua pagina Facebook un messaggio di Gianluigi Paragone dal titolo ‘Il taglio dei fondi all’editoria lo chiedono i cittadini’. Poi assicura che ci sarà la riduzione del costo del lavoro, attraverso i premi Inail, che porterà le imprese a pagare di meno e, quindi, assumere di più.