sabato, Dicembre 21, 2024

Manovra, Di Maio: “Aumento selettivo dell’Iva solo una fake news”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Luigi Di Maio: il vicepremier respinge la possibilità di un aumento selettivo dell’Iva nella prossima manovra. E sul reddito di cittadinanza: un’emergenza che dobbiamo portare avanti.

“Un’altra fake news, una al giorno almeno”, così Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio, a margine dell’inaugurazione di una nuova scuola dell’infanzia post sisma a Fabriano (Ancona), torna sulla manovra dopo il vertice di ieri a Palazzo Chgi per smentire le indiscrezioni di stampa circa la possibilità di un aumento selettivo dell’Iva nella prossima manovra.

Ci sono – ha detto inoltre Di Maio – “due grandi problemi, due grandi emergenze in Italia: il livello di tassazione sulle imprese, e quindi la flat tax, e bisogna farla; e numero due, ma non per ordine di importanza, i livelli di povertà, con cinque milioni di persone in povertà assoluta”. “Il reddito di cittadinanza – ha aggiunto – è un’emergenza che dobbiamo assolutamente portare avanti”.

“Ieri – ha spiegato Di Maio – abbiamo fatto il primo incontro con il presidente del Consiglio Conte e il ministro Tria per coordinare le prossime politiche pubbliche, non c’è bisogno di nessuno strappo con l’Unione europea ma un dialogo decisivo e sincero per riuscire ad ottenere delle cose”. “Abbiamo in mente un progetto ambizioso di legge di bilancio con cui porteremo avanti tutte le politiche di dialogo con l’Ue sia tutte le politiche di spending review e di riorganizzazione della spesa pubblica”.

Sono poco più di 700 gli emendamenti presentati dai senatori al decreto Dignità, all’esame delle commissioni Finanze e Lavoro di Palazzo Madama. Le commissioni sono convocate nel pomeriggio e potrebbero già iniziare a votare le proposte di modifica. I margini però sono minimi perché il Governo punta a chiudere con la seconda lettura prima della pausa estiva. Il decreto al momento è atteso in Aula lunedì, con l’obiettivo di dare il via libera entro martedì, anche se prima i senatori dovranno licenziare il Milleproroghe, slittato sempre a lunedì.

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