MARADONA, NAPOLI ED IL NAPOLI: CRONACA NON RIUSCITA DELLE GIORNATE DI DIEGO TRA SAN CARLO E CASTELVOLTURNO.
Mancava la ciliegina sulla torta, mancava quel “tocco di classe” e di fantasia al quale Diego ci aveva abituati. La presenza al San Carlo era programmata, la visita a Firenze pure. I complimenti a De Laurentiis, quelli, già avevano fatto discutere e parlare per un possibile ingresso del Pibe in società.
Ma la squadra? Il mister Sarri? Quelle maglie azzurre che tanto continuano a scaldare il cuore del più grande interprete del gioco del calcio? Maradona non poteva andarsene senza regalare la “perla” ai suoi tifosi. E sì! Per i tifosi del Napoli vedere le foto di Maradona a Castelvolturno, l’abbraccio a mister Sarri, il “selfie” con Jorginho, è stata una grande emozione.
Il tifoso ama Diego come trenta anni fa: a lui tutto è concesso; ed il tifoso ama la sua squadra: a lei tutto è dovuto. Vedere Diego sullo stesso prato dei giocatori del Napoli, non lo nascondo, mi ha emozionato: lo so, sono romantico e so bene che Diego non è più in grado di portare punti alla classifica del Napoli, ma Diego è Diego e dopo 30 anni l’emozione è sempre la stessa.
Possono esserci rughe,ora, sulla mia faccia e su quella di Diego, possono esserci alcuni chili in più… ma l’emozione è sempre la stessa!
Sognare Maradona a fianco di De Laurentiis, dopo questi giorni, non è più una utopia. Immaginare che Diego possa aiutare la società a “vendere” il marchio, ad essere ambasciatore nel mondo non è più fantascienza.
Proprio oggi Maradona ha accettato l’invito di De Laurentiis: sarà col Napoli al Santiago Bernabeu per la sfida al Real Madrid. Un’altra “perla”, un’altra giocata da fuoriclasse: non è una vittoria di un campionato ma per il tifoso vale tanto.
Come spiegare la passione dei tifosi napoletani per Maradona? Qualcuno potrebbe dire: “è normale: vi ha fatto vincere!”; ma non è solo questo! Diego ha amato Napoli: l’ha scelta, l’ha “sposata”, l’ha subìta, la ha accettata, difesa e portata in trionfo.
Diego non ha giocato solo sul campo: ha giocato nei vicoli laddove ogni lazzaro sognava “o’ scudetto”, ha giocato contro la storia (calcistica e non) di questa nazione che aveva sempre relegato il Sud a partecipante non vincente; ha giocato contro chi non vuole che Napoli vinca perché Napoli è un mondo che fa paura, che ha anima, cuore e passione e per questo va tenuto fermo, immobile e senza speranza… Ma Diego era il numero uno ed ha fatto vincere Napoli: nessuno lo ha potuto fermare in campo e fuori dal campo.
Napoli è passionale, come Diego; Napoli è mille culure come Diego; Napoli, talvolta, per il troppo amore sbaglia, come Diego; Napoli ha tantissimi problemi, come Diego; Napoli è capace di manifestazioni impossibili nel resto del mondo… proprio come Diego.
Napoli la ami o la odi, proprio come Diego…
Maradona e Napoli: Maradona è Napoli.
Dovevo fare la cronaca di queste giornate napoletane di Diego, raccontare del San Carlo e del premio ricevuto a Firenze ma non ce l’ho fatta, ho parlato col cuore: quando c’è Maradona non ragiono con la testa e faccio vincere la passione. Chi è napoletano mi capirà… W Diego!