Associazione Frida Kahlo: domenica 25 novembre (Giornata mondiale contro la violenza sulle donne) l’inaugurazione della biblioteca delle donne.
Da sempre, i libri possono essere un’arma molto potente contro la violenza. E forse lo sono ancora di più contro una delle piaghe sociali più tristi degli ultimi anni: la violenza contro le donne. Domenica 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne) l’associazione Frida Kahlo presenterà nella sede di Palazzo Merolla a Marano di Napoli (ore 10.30) la biblioteca delle donne.
Essa è stata realizzata attraverso una raccolta popolare di libri ed è sita all’interno dello sportello antiviolenza Le porte di Frida, dedicato a due donne del territorio vittime di femminicidio: Fiorinda Di Marino ed Enzina Cappuccio. Un luogo per diffondere una cultura di genere, ma soprattutto in grado di accogliere la bellezza delle differenze contro ogni forma di stereotipo e discriminazione. Un lavoro frutto di grande entusiasmo e determinazione da parte dell’associazione, che due anni fa ha visto vandalizzata la propria biblioteca. Ora però questo punto di riferimento per il territorio di Napoli Nord è risorto a nuova vita: “Bisogna creare spazi di aggregazione sociale e favorire la partecipazione -ha dichiarato a 2anews Gabriella Notorio, sociologa dell’associazione Frida Kahlo- La biblioteca va intesa come un luogo di comunità, nel quale porre occasioni di confronto e dialogo tra donne, in un’ottica di legame e solidarietà sociale. Questo può avvenire solo attraverso la lettura di un buon libro. La battaglia contro la violenza deve essere prima di tutto culturale e fondata sulla prevenzione. Non si può immaginare di intervenire solo ex post, quando è già accaduto qualcosa di irreversibile”.
Ma la biblioteca delle donne va ben oltre l’essere un luogo di lettura: “Intendiamo -prosegue Notorio- costituire un luogo nel quale attivare riflessioni sulla tematiche di genere e favorire anche la ricerca di testi che afferiscono alla questione. Saranno attivati laboratori per i minori, con interessanti progetti relativi all’educazione sentimentale ed affettiva, di cui ci siamo fatte portatrici con la raccolta delle 10.000 cartoline che ne chiedevano l’introduzione in ambito didattico-scolastico”. Insomma, un’iniziativa vista come rivincita sociale. E che conferma ancora una volta come la cultura possa rivelarsi più forte di qualsiasi forma di violenza: “La cultura -conclude Gabriella Notorio- non può essere frenata. Il territorio deve ricevere un segnale importante. Noi ci siamo, accogliamo le donne, ascoltiamo le loro storie, diamo loro la possibilità di uscire dal circuito della violenza attraverso il concetto di rete, ma creiamo anche occasioni di confronto sociale”.
La giornata sarà accompagnata dalla lettura di alcuni passi del romanzo L’albergo delle donne tristi di Marcela Serrano, la cui protagonista, Elena, è una psichiatra che aiuta le donne più indifese, non guardando mai né la provenienza geografica né lo status sociale. Spirito comunitario, vita di gruppo, solidarietà femminile sono i suoi motti: gli stessi dell’associazione Frida Kahlo.