Massimo Troisi, il suo studio ricreato al Pan a 25 anni dalla scomparsa

Lo studio dell’indimenticabile Massimo Troisi sarà visitabile liberamente e in maniera permanente presso Palazzo delle Arti di Napoli di via dei Mille.

A venticinque anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, grazie a una donazione degli eredi, il Comune di Napoli con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e il suo Ufficio Cinema, allestirà al PAN di via dei Mille, dopo l’estate, lo studio del grande attore che sarà visitabile liberamente e in maniera permanente. Lo ha annunciato il Comune di Napoli. Ci si interrogava da tempo su come celebrare questo importante anniversario – spiegano da Palazzo San Giacomo – poi, grazie alla donazione degli eredi, la macchina si è messa in moto.

Il grande artista napoletano è scomparso il 4 giugno 1994

Divani, scrivanie, quadri, lampade, suppellettili appartenuti all’attore saranno scenograficamente sistemati per ricostruire l’ambiente dove Massimo lavorava e creava i capolavori che ci ha lasciato. Con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli sarà ricreato il salotto di Massimo Troisi nel salotto d’arte della città, il PAN, il palazzo delle Arti di Napoli che ospita anche la Mehari di Giancarlo Siani. Un regalo a tutti coloro che amano l’indimenticabile attore nel mondo e che potranno rivivere l’atmosfera in cui il geniale artista ideava e realizzava i suoi progetti.

“Per ricordare Massimo, a venticinque anni dalla sua scomparsa, d’accordo con il nipote Stefano Veneruso, abbiamo pensato non a un evento, ma a uno spazio dove poter andare ogni volta a salutare Massimo, a stare un po’ con lui. Grazie alla donazione degli arredi e degli oggetti dell’ufficio di Massimo da parte degli eredi – concludono dal Comune – questo sarà presto possibile al PAN, lo spazio culturale attualmente più visitato in città”.

Articolo pubblicato il: 4 Giugno 2019 17:36

Francesco Monaco

Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.