Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato accolto da una cinquantina di migranti al suo arrivo alla Reggia di Caserta.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato alla Reggia di Caserta in occasione della chiusura dell’anno vanvitelliano, indetto per la ricorrenza del 250mo anniversario della nascita di Vanvitelli.
Ad accogliere Mattarella c’erano il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca ed il sindaco di Caserta, Carlo Marino. Nella giornata di oggi sempre alla presenza del Capo dello Stato verranno inaugurate le sale della Gran Galleria.
Una cinquantina tra migranti – in particolare bengalesi, senegalesi e ghanesi e altri di origine africana – con gli attivisti del Centro sociale ex Canapificio, hanno poi accolto il presidente Mattarella al suo arrivo a Caserta all’esterno della stazione ferroviaria.
Mancava tra gli attivisti del Centro sociale Mamadou Kouassi Pli Adama, l’ivoriano alla cui storia si è ispirato il regista Matteo Garrone per il film “Io Capitano” candidato all’Oscar; Mamadou era assente ‘giustificato’: è negli Usa proprio in vista della notte degli Oscar, al suo posto fuori alla stazione c’era la moglie.
Con striscioni sul fenomeno migratorio, come quello con la scritta “l’immigrazione non si cancella con i muri”, il gruppo ha quindi applaudito il Capo dello Stato, che ha risposto al saluto; un migrante ghanese ha poi consegnato ad un funzionario della Digos di Caserta, che a sua volta l’ha dato al capo della sicurezza del presidente della Repubblica, un bastone da poco portato dal Ghana, che “simboleggia la saggezza dell’autorità che lavora per l’unità del popolo”, quindi una lettera in cui si chiede un incontro al Presidente per parlargli della mancanza di spazi sociali a Caserta e un bigliettino di un bimbo con un disegnino.