Matteo Salvini: il leader leghista non chiude a un Governo con i pentastellati (aprendo il “gelo” con Forza Italia).
La matassa per la formazione di un nuovo Governo sta diventando davvero difficile da risolvere. Per quanto riguarda il centrodestra, si registra l’apertura del leader della Lega, Matteo Salvini, al Movimento 5 Stelle. A precisa domanda su un possibile Governo insieme ai pentastellati, Salvini ha risposto “di sicuro mai col Pd”. Quest’ultima risposta apre uno spiraglio per un’intesa tra la Lega e il M5S ma crea anche una sorta di “gelo” con Forza Italia (anche se lo stesso Salvini ha precisato che al Quirinale “ci presenteremo con una proposta di tutto il centrodestra”). “Io avrei aperto a un governo con M5S? Sì, ho aperto la porta ma per cacciarli fuori!”, la secca risposta di Silvio Berlusconi, che continua a sostenere la necessità di un esecutivo vero e di un sostegno del Partito Democratico su singoli provvedimenti, magari anche solo in Commissione. Salvini non vuole accordi organici ma ribadisce che serve “una solida maggioranza politica, non recuperando questo o quel transfuga. Non sono disponibile a partecipare a un governo a ogni costo che duri qualche mese”. Cercherà una sponda con i pentastellati su alcuni punti, come il taglio ai vitalizi e alle spese “inutili”. Altro fronte caldo sono le presidenze di Camera e Senato. Due giorni fa, come da mandato ricevuto dagli alleati, è stato dato al leader leghista il via libera per trattare sulle presidenze delle Camere e ieri ha sentito Luigi Di Maio, Maurizio Martina e Piero Grasso, ai quali ha espresso l’intento di rendere operativo al più presto il Parlamento. Il leader pentastellato ha “ricordato a Salvini che il M5s è la prima forza del Paese e vogliamo la presidenza della Camera”. Un’ipotesi da non scartare è quella del pentastellato Danilo Toninelli alla Camera e del vicesegretario leghista, Giancarlo Giorgetti, al Senato, esponenti dei due partiti più votati alle urne.