In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini, che non risparmia frecciate al Governo “giallorosso”: “Al momento -attacca Salvini- abbiamo al Governo una squadra che non rappresenta nessuno. Per assurdo è molto meno rappresentativo del Governo Monti, che aveva comunque il sostegno della grande stampa, del Parlamento e c’erano figure che qualcosa nella vita l’avevano fatta.
Spero di tornare presto, con il ruolo che gli italiani vorranno darmi. C’è un problema di abbondanza. C’è tanta gente che vuole entrare, quindi ho bisogno di qualcuno che metta ordine. Regionali? Come Lega ci stiamo portando avanti. Il tema dei rifiuti, della sanità, gestione delle case popolari, sostegno delle famiglie. Quello che, in pratica, fa la Regione e ciò che De Luca non ha fatto con la dovuta attenzione. Vediamo di offrire la scelta, poi spetterà ai napoletani scegliere se andare avanti con i De Luca e di De Magistris, oppure cambiare”.
Temi d’attualità sono il reddito di cittadinanza e il destino dello stabilimento Whirlpool di Napoli: “Noi abbiamo chiesto, proprio in questi giorni, Paese per paese, tutte le domande richieste per il reddito, così da controllare se ci siano abusi, che si sono verificati equamente da nord sud. il reddito non cambierà di una virgola il voto, anzi chi si aspettava 700 euro e ne ha visti arrivare 50 non sceglierà sicuramente Di Maio. Whirlpool? Prima di mettere a rischio la vita di decine di migliaia di operai, l’azienda deve rifletterci”.
L’attenzione del leader della Lega si sposta poi sul Sud e Napoli, con un attacco al sindaco Luigi de Magistris: “I piccoli interventi fatti a Napoli non hanno affatto risolto la questione. L’autonomia non c’è. La gestione centralizzata non funziona, penalizza soprattutto il sud. Guardiamo la sanità, i trasporti etc, ma non possiamo dare la colpa al federalismo che non c’è -sottolinea Salvini- Il sud è penalizzato, è vero, perché esistono due sanità, due scuole, due infrastrutture. In molte realtà del sud, più che i soldi, mancano i buoni amministratori.
Una battuta anche sul tema razzismo nel calcio, dopo il recente sfogo di Balotelli a Verona: “Meno spazio si dà a queste persone e meglio è. Fatemi occupare di lavoro, non di partite di calcio. Troveranno loro la maniera per stroncare e condannare, ma se in uno stadio ci son 50.000 persone e 100 cretini, non è giusto penalizzare tutti.
Un conto è la presa in giro -afferma ancora Salvini- una cosa è il razzismo e la violenza. Chi va allo stadio con la falce e il martello, oppure con la svastica non deve più entrare allo stadio. Se si vuole fischiare, lasciateli fischiare. Avellino? Se ci sono degli errori in Lega, si paga doppio. Le indagini o portano le prove di un qualcosa, oppure restano indagini. Oggi mi farò due o tre caffè napoletani, alla faccia di Report”.
Articolo pubblicato il: 5 Novembre 2019 10:12