Ci sono voluti tre ospedali per capire che quei sintomi appartenevano alla meningite. E il tempo perso, chissa’, avrebbe forse potuto evitare a M.I., ragazza di 21 anni di Grumo Nevano, di ritrovarsi in fin di vita. Tutto e’ cominciato domenica pomeriggio, quando la ragazza si e’ sentita male ed e’ stata portata prima ad Aversa, poi a Caserta, al Cardarelli e, solo infine, e’ giunta al Cotugno. Dove le hanno diagnosticato un’infezione causata dal batterio Neisseria di tipo C, una delle forme più gravi e contagiose. Le condizioni in cui versa sono molto serie, ma si sta facendo di tutto per salvarle la vita.
L’ospedale Cotugno, va ricordato, ha una delle maggiori percentuali di sopravvivenza in queste patologie. E, per quanto non si debbano creare allarmismi per i casi di meningite in Campania, e’ necessario ricordare la necessita’ delle vaccinazioni sia contro il virus della stessa meningite, che dell’influenza. Gli unici modi per prevenire l’insorgenza di queste malattie.
Articolo pubblicato il: 13 Febbraio 2018 10:54