Medicane: in arrivo quella che viene definita “la più grande tempesta di sempre nel Mediterraneo”.
Sta per arrivare nel Mediterraneo l’uragano Medicane, che potrebbe colpire anche il Sud Italia. Come spiega Antonio Sanò de “IlMeteo.it”, sarebbe la prima volta di un uragano di categoria 1 o 2, ed è considerata la più grande tempesta del Mediterraneo da quando si raccolgono i dati, con venti che supereranno i 160 km/h nell’area.
L’uragano dovrebbe raggiungere la sua forma completa oggi, venerdì 28 settembre, al largo delle coste siciliane, e dagli ultimi aggiornamenti sembra possa avvicinarsi pericolosamente alla Sicilia, in particolare alle province di Siracusa e Catania, e la Calabria Ionica.
Tra le conseguenze principali c’è la possibilità di piogge torrenziali con locali forti temporali e il rischio concreto di allagamenti. Mentre sulle coste i venti tempestosi soffieranno con raffiche ad oltre 90 km/h con onde alte fino a 5 metri e il pericolo di mareggiate lungo i litorali più esposti.
Medicane, i dettagli di quanto sta accadendo: colpirà soprattutto la Grecia
Come riporta “Il Mattino”, in queste ore il tratto di mare tra il Mar Ionio e il Mar Egeo fino al Mar libico risulta particolarmente più caldo della norma con valori 8°C superiori alla media di questo periodo.
Complici le infiltrazioni di aria fresca che giungono da nord-est a tutte le quote, a seguito dei contrasti con la superficie del mare caldissima, si formerà una struttura ciclonica di particolare violenza che successivamente nella giornata di oggi, venerdì 28 settembre, e domani assumerà caratteristiche di uragano vero e proprio. Anche se i cicloni mediterranei in formazione tra il Mar Ionio e il Mar Egeo, spesso anche sfiorando la Calabria e la Sicilia, in passato abbiano già più volte raggiunto delle caratteristiche paragonabili ad una tempesta tropicale, questa volta siamo di fronte realmente e per la prima volta ad un uragano di categoria 1 o 2, con venti oltre i 160km/h.
Saranno però la Grecia e in particolare l’isola di Creta ad essere colpite: lì sussiste già un’allerta massima per il rischio di imminenti alluvioni, raffiche violente ad oltre 160 km/h e onde altissime fino a 12 metri.