Milan: “La Stampa” ha dato notizia di un’inchiesta che ipotizza la cessione a Yonghong Li a prezzo gonfiato e il successivo rientro di una cifra sostanziosa.
di Luigi Maria Mormone – Il quotidiano “La Stampa” ha riportato stamattina la notizia di un’inchiesta della procura di Milano, riguardante la cessione del Milan ai cinesi a prezzo gonfiato di almeno 300 milioni di euro rispetto al valore della società. Si parla di “una cifra fuori mercato pagata attraverso canali internazionali”: ipotizzato il reato di riciclaggio. Le verifiche sarebbero finalizzare ad “accertare la reale provenienza del denaro con cui la società rossonera, per 31 anni nelle mani di Silvio Berlusconi, è passata nell’aprile scorso per 740 milioni all’imprenditore cinese Yonghong Li.
In realtà un modo, secondo le ipotesi investigative, per schermare il rientro in Italia di una sostanziosa cifra”. Alla base dell’apertura dell’inchiesta avvenuta poche settimane fa, ci sarebbe l’acquisizione di elementi nuovi, “che smentirebbero la regolarità di una bella fetta dell’operazione.
Una cifra monstre quella ufficializzata nell’aprile scorso: 740 milioni di euro, pagati in due tranche e con la copertura dei debiti. Monstre perché fino al passaggio di proprietà, il Milan era reduce da diversi campionati deludenti, campagne acquisti sotto tono rispetto ai suoi standard, continui cambi di allenatori in panchina. Campioni venduti e sostituiti con seconde linee o giovani promesse”.
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Dopo lunghe trattative, la società rossonera (che, nonostante le tante spese nel calciomercato estivo, non sta certamente vivendo un’annata calcistica esaltante, visto anche il recente cambio di allenatore da Montella a Gattuso) è stata ceduta nell’aprile del 2017 da Fininvest (holding della famiglia Berlusconi) all’imprenditore cinese Yonghong Li per la cifra di 740 milioni di euro (compresi gli 80 per la gestione della stagione 2016-2017). Il faticoso closing chiuse un trentennio fatto di grandi vittorie (ben 29 trofei, tra cui 8 scudetti e 5 Champions League) ma anche di delusioni (soprattutto nell’ultimo quinquennio). Questa nuova inchiesta della magistratura rappresenta una bella gatta da pelare per Berlusconi, attivissimo in questi giorni per la definizione delle strategie del centrodestra in vista della prossime elezioni politiche, facendo entrare nel vivo la campagna elettorale della coalizione.