Il presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni, è intervenuto stamattina a Milano, dove ha inaugurato il Salone del Mobile 2018.
Con lui, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Gentiloni ha sottolineato l’importanza del settore legno-arredo, che nel 2017 ha registrato una crescita: “Il contributo al saldo della bilancia dei pagamenti è stato di 7,5 miliardi. Un contributo rilevante.
Il successo di questo settore credo sia dentro il successo più generale del Made in Italy”. Gentiloni ha inoltre ricordato come il successo del comparto sia il successo della comunità e delle famiglie: “I governi – ha detto ancora il presidente del Consiglio- possono aiutare o danneggiare le dinamiche che comunque non vengono create da questo o quel provvedimento”.
Il premier ha comunque ricordato che l’esecutivo uscente ha agevolato l’export con 524 milioni, “di cui 400milioni per il piano per il rafforzamento del Made in Italy. Penso sia un record storico”.
Anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, elogia la rassegna dedicata al design: “Il Salone del Mobile -ha detto la seconda carica dello Stato- rappresenta il simbolo non solo della città di Milano e del nostro Paese, ma anche l’emblema di una comunità viva che sa progettare e costruire il proprio futuro.
La sinergia di intelligenze, abilità, esperienze è la dimostrazione tangibile di come l’Italia ancora oggi, più di ieri, possa farcela. Il nostro Paese si riscopre centro che attrae da tutto il mondo le migliori avanguardie, perché sa essere una comunità di donne e uomini, capaci di salvaguardare le tradizioni del passato anche attraverso l’innovazione e la forza di disegnare il futuro”.
Chissà che l’incontro al Salone del Mobile non sia il preludio per un “passaggio di consegne” tra Gentiloni e Casellati. L’enorme incertezza (eufemismo) emersa dalle recenti consultazioni al Quirinale potrebbe infatti spingere il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad assegnare l’incarico di Governo a uno dei presidenti delle due Camere, quindi a Roberto Fico o alla stessa Maria Elisabetta Alberti Casellati.
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