Morte di Diego Armando Maradona: lutto al braccio per il Calcio Napoli nella partita contro il Rijeka. Mertens: “Scusami se negli ultimi anni il mio nome è stato messo vicino al tuo”.
La morte di Diego Armando Maradona (deceduto ieri a 60 anni) ha sconvolto l’intero mondo del Calcio Napoli, di cui è stato orgoglioso capitano e bandiera per sette splendidi anni (e lo resterà in eterno).
“Tutti si aspettano le nostre parole – ha commentato il Napoli attraverso i suoi profili social, con il logo del club trasformato da azzurro a nero in segno di lutto – Quali parole però possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole”. Immediata anche la reazione del patron Aurelio De Laurentiis, amico di Maradona fin dai tempi del cinepanettone Tifosi (film del 1999 prodotto dallo stesso ADL, in cui il Pibe de Oro recitò nel ruolo di sé stesso): “Diego era leggenda. Il fenomeno più importante della storia del calcio. Nessuno può essere paragonato a lui, è stato unico. Un genio, un pittore del calcio: maledetto e formidabile, un po’ caravaggesco…”.
De Laurentiis si mostra inoltre favorevole alla proposta di intitolare il San Paolo al Diez per antonomasia, “ma già stasera vorrei mostrare sui maxischermi di Fuorigrotta il suo volto, durante la partita di Europa League contro il Rijeka. Vediamo se la Uefa ci autorizzerà”. Come su tutti i campi d’Europa, sarà osservato un minuto di silenzio, con gli azzurri che giocheranno col lutto al braccio.
Morte di Diego Armando Maradona: la commozione di Insigne e Mertens
Tra le innumerevoli reazioni sui social alla triste notizia, vi sono anche quelle di due simboli dell’attuale Calcio Napoli, ovvero del capitano, Lorenzo Insigne, e Dries Mertens (colui che ha segnato più gol di tutti in maglia azzurra con le sue 128 reti). Ecco le parole di Insigne: “Dal primo giorno in cui sei arrivato nella nostra amata città, sei diventato un Napoletano doc – ha scritto in un lungo post- Hai dato tutto per la tua gente, hai difeso questa terra, l’hai amata. Ci hai regalato la gioia, i sorrisi, i trofei, l’amore. Sono cresciuto sentendo i racconti della mia famiglia sulle gesta di Maradona, vedendo e rivedendo le tue infinite partite. Sei stato il più grande giocatore della storia, sei stato il Nostro Diego.
Ho avuto la fortuna di incontrarti, parlarti, conoscerti e non ti nego che mi tremavano le gambe. Per me hai sempre avuto belle parole, parole di conforto che non potrò mai dimenticare e che custodirò per sempre dentro di me. Da tifoso, da Napoletano, da Calciatore: Grazie di tutto D10S. Ti ameremo per sempre”. Se possibile, l’omaggio di Dries Mertens è ancora più commovente: “Quando 7 anni fa mi hanno proposto di venire qui, il mio pensiero è subito andato alle magie che ti ho visto fare in maglia azzurra.
Se negli ultimi anni il mio nome è stato messo vicino al tuo mi scuso, perché non potrò mai essere alla tua altezza, quello che hai fatto per la “nostra” città resterà per sempre nella storia. Da oggi indossare questa maglia sarà una responsabilità maggiore. Ciao idolo, è stato un orgoglio conoscerti…”.