sabato, Dicembre 21, 2024

Avellino, morto ex operaio Isochimica: ora sono 24 le vittime dell’amianto

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ex Isochimica: Nicola Montanaro è il 24mo operaio dell’azienda irpina morto a causa dell’amianto.

Ancora una morte ricollegabile alla ex Isochimica di Avellino. Come riportato da “Il Mattino”, è infatti deceduto per un tumore gastro-intestinale Nicola Montanaro (63 anni, originario di Avella, che lascia moglie e tre figli). L’uomo aveva lavorato per diversi anni all’Isochimica, dove si scoibentavano senza alcuna protezione le carrozze ferroviarie dall’amianto. A Montanaro era stata riconosciuta la malattia professionale per aver contratto l’asbestosi a causa della prolungata esposizione all’amianto. L’uomo è il 24mo ex operaio dell’azienda di Elio Graziano (morto l’anno scorso a 85 anni) ad essere deceduto, mentre a 156 lavoratori sono state diagnosticate patologie asbesto correlate.

L’udienza odierna del processo è saltata

Questa morte è coincisa con la nuova udienza del processo in corso presso l’aula bunker di Poggioreale a Napoli, nel quale compaiono 26 imputati, accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio.Cronaca di Avellino, ex Isochimica: sit-in dei familiari degli operai L’udienza fissata per oggi è saltata a causa dell’impedimento per le condizioni meteo di numerosi legali degli imputati a raggiungere la città partenopea (saltò anche quella di un mese fa, a causa dell’astensione degli avvocati). E proprio il 23 febbraio, i familiari degli operai deceduti avevano manifestato davanti al Tribunale di Avellino per chiedere alle istituzioni locali di far ritornare il processo, trasferito a Napoli per problemi logistici, nella città irpina, in modo da consentire alle 253 parti civili costituite di essere presenti. In quell’occasione, i cari degli operai deceduti hanno anche espresso timori sul rischio prescrizione che potrebbe cadere sul processo, per il quale sono previste altre due udienze ad aprile e maggio, e due nel mese di giugno.

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