venerdì, Novembre 22, 2024

Movimento 5 Stelle, Di Maio: “Faremo pulizia sul caso rimborsi”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Movimento 5 Stelle: Luigi Di Maio promette chiarezza sul caso che vedrebbe coinvolti dieci parlamentari pentastellati.

Luigi Di Maio non ci sta. Il candidato premier del Movimento 5 Stelle promette di risolvere in fretta il caso “rimborsopoli”. Lo scrive a chiare lettere su Facebook: “Alcuni portavoce hanno violato le nostre regole e non hanno donato tutto quello che avrebbero dovuto, tradendo i nostri principi. Saranno cacciati”, queste le sue parole. Di Maio passa poi al contrattacco nei confronti del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, che ha paragonato la vicenda a Tangentopoli: “Renzi ci ha paragonati a Craxi e al mariuolo Chiesa, colto in flagrante mentre accettava una tangente. Non mi stupisce che non comprenda la differenza”, ha aggiunto il candidato premier pentastellato. La vicenda dei rimborsi, ha inoltre sottolineato Di Maio, “sarà un boomerang per tutti i partiti che ci attaccano”.m5s Sarebbero dieci i parlamentari coinvolti, tra cui Andrea Cecconi, Carlo Martelli, Maurizio Buccarella, Ivan Della Valle, Emanuele Cozzolino, i quali hanno annunciato di lasciare il M5S (nonostante in quattro siano candidati alle prossime elezioni). Altri cinque sono stati rivelati dal programma Le Iene, ovvero Silvia Benedetti, Massimiliano Bernini, Elisa Bulgarelli, Giulia Sarti e Barbara Lezzi, i quali avrebbero “falsificato le restituzioni”. E sarebbero solo “i primi nomi”. Molti di loro, a partire da Massimiliano Bernini (che ha 334mila euro di restituzioni fresche) annunciano querela. Lo stesso Di Maio si recherà stamattina al MEF per chiedere un elenco più dettagliato dei versamenti. Sul caso dei rimborsi ha detto la sua anche Beppe Grillo, direttamente dal suo blog: “In fondo abbiamo donato 23 invece di 24. Ma dovete capire che queste dieci, dodici persone, chi sono non lo so, hanno una malattia che si chiama sindrome compulsiva di donazione retroattiva e io la conosco bene perché colpisce anche molti genovesi”. Il fondatore del Movimento sottolinea inoltre la sua amarezza: “Ci sono rimasto male –ha aggiunto Grillo- e come me tanti attivisti, che vorrebbero andare sotto casa di questi a far casino, lasciate stare”. I vertici del Movimento correranno ai ripari: “È evidente che al prossimo giro dovremo creare un fondo intermedio per fare un controllo ulteriore e per verificare l’entrata di questi fondi che restituiamo”, ha annunciato Alessandro Di Battista a Di Martedì su La7.

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