Ci sono voluti ben undici anni, dunque per riportare nella programmazione del Teatro San Carlo, una delle opere più note e colossali del compositore di Busseto. Stiamo parlando del celeberrimo Nabucco di Giuseppe Verdi su testo di Temistocle Solera, il librettista di Verdi fino al 1845, tratto dal dramma Nabuchodonosor (Parigi 1836) di Anicete Bourgeois e Francis Cornue
. Verdi con questo melodramma patriottico, mette in scena lo scontro cruento tra due popoli con la bieca aggressione assira verso l’inerme popolo ebreo dove gli stessi vincitori sacrileghi, Nabucco e Abigaille, verranno giustamente puniti dalla follia e dalla morte.
A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo sarà Francesco Ivan Ciampa, un giovane direttore campano al suo debutto al San Carlo dopo essere stato sul podio di teatri prestigiosi come la Deutsche Oper Berlin, La Fenice di Venezia, Opera di Firenze e il Massimo di Palermo.
Nato ad Avellino nel 1982, diplomato in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, si è poi perfezionato nelle più importanti Accademie e Scuole Nazionali ed Internazionali sotto la guida autorevole di Maestri quali Carlo Maria Giulini e Bruno Aprea
La Regia e scene sono firmate da Jean-Paul Scarpitta, che per questo difficile e lungo lavoro ha così commentato: “Non bisogna mettere in scena il dramma stesso, ma il riflesso che esso ha nella coscienza. La mise en scene vuole essere quindi una riflessione sulla Storia più che una rappresentazione.
La scena è composta da una piramide, da una sola porta del Palazzo, da qualche albero nero e dorato sospeso davanti a un muro d’oro satinato e da rovine che emergono dalle nuvole, il tutto sullo sfondo di un ciclorama in grisaglia (un cielo grigio per Gerusalemme, un altro cielo grigio per Babilonia, ispirati alle illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré)”.
Debutta precocemente: proseguendo i suoi studi di Storia dell’Arte e di Arte drammatica, organizza all’età di diciannove anni un Festival di Musica e Danza nel cortile del Palazzo Synodal de Sens. Da allora ha collaborato, nel corso della sua carriera, con numerose personalità di spicco nel mondo dell’arte.
Per la televisione, in particolare, ha realizzato una serie di trentasette ritratti di grandi artisti (Liv Ullman, Charlotte Rampling, Rudolf Nureyev, Dominique Sanda…). Nel dicembre 2012, mette in scena La Bohèmeall’Opéra Comédie e nel giugno 2013 ripropone Nabucco al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Riccardo Muti.
Esaltano le intenzioni del regista le luci di Urs Schönebaum, mentre i costumi sono realizzati da Maurizio Millenotti. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Roma.
Giovanni Meoni e Stephen Gaertner che si alterneranno nel ruolo di Nabucco, mentre Antonello Palombi, Marco Miglietta saranno Ismaele. Zaccaria avrà invece i volti di Rafal Siwek e Sergey Kovnir, Abigaille di Anna Pirozzi, Ekaterina Metlova. Carmen Topciu e Rossana Rinaldi interpreteranno Fenena, Gianluca Breda il Gran Sacerdote. Antonello Ceron sarà Abdallo, mentre Fulvia Mastrobuono Anna.
Libretto di Temistocle Solera dal balletto di Antonio Cortesi Nabuccodonosor e dal dramma di Auguste Anicet – Bourgeois, Nabuchodonosor.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842
Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Articolo pubblicato il: 4 Ottobre 2018 0:21