Napoletano ucciso in Messico: il corpo ritrovato è quello di Alessandro De Fabbio, 32enne che in comune con Antonio e Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino ha il fatto di essere approdato nel Paese come venditore.
Un napoletano ucciso in Messico e anche in questo caso si tratta di un commerciante come i tre scomparsi dal 30 gennaio. Il corpo di Alessandro De Fabbio, 32 anni, e’ stato trovato alle 11 di sabato scorso, come riportano media locali, sulla carreggiata della strada statale Rancho Nuevo-Llano Frio dalla polizia municipale di Tepechitlan nello stato di Zacantes, lo stesso in cui si sono perse le tracce di Antonio Russo, del figlio Raffaele e del nipote Vincenzo Cimmino, che sarebbero stati consegnati da poliziotti locali corrotti a una organizzazione criminale in cambio dell’equivalente di 43 euro.
E’ giallo per la morte del napoletano ucciso in Messico
De Fabbio e’ originario della zona di piazza Mercato, come i tre di cui non si hanno notizie da tempo, ed era in Messico per rivendere seghe a motori cosi’ come i tre in quel paese rivendevano gruppi elettrogeni. L’uomo a un primo esame aveva una ferita mortale all’addome da colpo d’arma da fuoco; poco distante, a 350 metri circa dal cadavere, trovata una Honda grigia abbandonata risultata essere stata da lui noleggiata a Citta’ del Messico.
Il corpo e’ ora all’Istituto Zacatecano di scienze forensi per l’autopsia, cosi’ come l’auto sotto sequestro per i rilievi. Le autorita’ messicane si sono messe in contatto con il consolato italiano.