E’ stata inaugurata al Palazzo Fondi di Napoli la mostra “Frida Kahlo – Il caos dentro” che sarà possibile visitare fino al 9 gennaio 2022. L’esposizione omaggia una delle figure femminili più amate e conosciute al mondo, una superba icona femminile del Novecento. Il promoter Lacagnina: “Un tributo a tutte le donne che lottano”.
Con una lunga ed emozionante carrellata di artisti, che hanno animato con canzoni, balli e musica il cortile del magnifico Palazzo Fondi, è stata aperta al pubblico, oggi 11 settembre la tanto attesa mostra dedicata alla celebre pittrice messicana Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón dal titolo: “Frida Kahlo – Il caos dentro”.
L’esposizione, realizzata dalla società Navigare e patrocinata dal Comune di Napoli, accoglierà i visitatori tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00 al costo di 12 euro, mentre nei weekend l’orario sarà prolungato alle ore 21 ed il biglietto costerà 2 euro in più (14).
Questa mostra è senza dubbio un evento molto importante per la città di Napoli dove la cultura cresce sempre di più nonostante i numerosi problemi di carattere logistico e sociale, e dedicare una mostra alla più grande e sfortunata artista del Novecento, getta una nuova luce sul percorso creativo non solo della pittura, ma anche della storia del Messico.
L’esposizione, in programma sino al 9 gennaio 2022, prende vita negli oltre 700 metri quadri del monumentale Palazzo Fondi, un progetto di rigenerazione urbana temporanea sviluppato e realizzato nel 2018 da Urban Value srl insieme a Demanio e Comune di Napoli, e premiato nel 2021 tra le migliori location d’Italia e luogo contemporaneo di produzione culturale.
“Questa mostra, che ha già avuto luogo a Roma e Milano con un successo di partecipazioni – ha dichiarato l’organizzatore e promoter della mostra, Salvatore Lacagnina – intende omaggiare la figura storica dell’artista messicana icona nel mondo, ma far sì che l’esempio di Frida Kahlo parli a tutti. In questo caotico momento storico, ma ancor più alle donne impegnate nella lotta quotidiana per la propria salute e sopravvivenza per l’indipendenza, con particolare attenzione alla loro condizione in Afghanistan, vuole sostenere la loro determinazione”.
La struttura, esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico, privato, aziende, associazioni senza scopo di lucro e operatori culturali, ospita riproduzioni in dimensioni reali degli ambienti quotidiani di Casa Azul, dove Frida visse sino alla morte. I numerosi abiti, gli accessori e i vari oggetti amati e usati da Frida introdurranno il pubblico al clima culturale, politico, e familiare del Messico in cui Frida si formò, e qui mi riallaccio a ciò che ho già detto riguardo al Messico e alla sua grandissima tradizione di usi e costumi che trovano riscontro anche nella storia della stessa Frida.
L’espressione di quel mondo interiorizzato e mescolato alla sensibilità ferita ma appassionata di Frida troverà, poi, rappresentazione nei dipinti esposti: punta di diamante dell’intera mostra è senza dubbio il dipinto originale Piden aeroplanos y les dan alas de petate, un olio su cartone del 1938 proveniente da una collezione privata di Madrid e per la preziosa disponibilità del proprietario, può essere ammirato in tutta la sua bellezza, con un’emozione davvero grande e immensa; sono inoltre esposti anche 15 celebri autoritratti riprodotti in formato digitale con tecnica modlight e animati.
Numerose anche le fotografie rigorosamente in B/n, dove abbiamo molti ritratti di Frida Kahlo che viene ripresa in diverse angolazioni, ed espressioni fino ad arrivare all’ultima della lunga serie, dove vediamo l’artista che giace esanime sul letto di morte. Sono presenti anche i numerosi corpetti che l’artista era costretta ad indossare dopo il terribile incidente in cui fu coinvolta mentre si trovava in un tram, investito in pieno da un autobus.
Ampio spazio è stato dedicato anche al marito, Diego Rivera, forse l’uomo che ha più amato più di tutti, nonostante i frequenti tradimenti, che viene ritratto in varie pose bizzarre e talvolta irriverenti, in alcune gigantografie, ma anche foto di formato standard.
La mostra, inaugurata con il vernissage al quale hanno partecipato per il Comune di Napoli gli assessori Annamaria Palmieri (Cultura ed Istruzione) e Donatella Chiodo (Welfare, digitalizzazione, politiche giovanili e sport) e Hector Alcantra, addetto culturale dell’Ambasciata del Messico in Italia, si conclude con la proiezione del film di animazione tridimensionale Frida Kahlo – Il Viaggio, realizzato in esclusiva per la mostra e proiettato in una speciale sala cinema 10D, con effetti speciali multisensoriali.