domenica, Dicembre 22, 2024

Napoli, a Ponticelli ecco Digital Kids per i piccoli alunni

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ponticelli: la due giorni “Digital Kids” è stata caratterizzata da laboratori tecnologici per bambini da 3 a 6 anni.

I bambini dell’Istituto Comprensivo 70 Marino – Santa Rosa del quartiere napoletano di Ponticelli hanno partecipato al progetto FA.C.E. – Farsi Comunità Educanti, in rete con le città di Palermo, Reggio Emilia e Teramo. L’obiettivo è quello di potenziare l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia, costruendo una comunità educante in grado di portare a una ridefinizione delle politiche educative nei territori.

Il progetto, con una rete di 20 partner sul territorio nazionale, vede come capofila la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi. Oltre alla scuola di Ponticelli, a Napoli partecipano anche l’assessorato all’Istruzione e l’associazione Atelier Remida Campania.

E il 16 e 17 ottobre è stato organizzato nel quartiere di Napoli Est Digital Kids, un momento di riflessione sui contenuti e sulle finalità del progetto ma, soprattutto, un workshop digitale destinato ai bambini tra i 3 e i 6 anni.

Una grande occasione per stimolare la curiosità dei più piccoli, offrendo loro la possibilità creativa dei materiali di scarto, la realizzazione di originali esperimenti scientifici, oltre a laboratori elettronici, giocattoli educativi, software e attrezzi digitali (come ad esempio il microscopio usb, che permette di trasferire ciò che è naturale al digitale). “Abbiamo osservato foglie, capelli, pietre e oggetti vari -ha dichiarato al TGR Campania Immacolata Abete, docente dell’Istituto Comprensivo Marino-Santa Rosa- e i bambini hanno poi scattato delle immagini”.

Insomma, si tratta un vero e proprio “paese dei balocchi”, visto però in chiave educativa e basato sul legame tra creatività, scienze e tecnologia (sempre più importante di questi tempi). E che può senza dubbio essere d’aiuto contro la dispersione scolastica, in un territorio difficile sotto questo punto di vista, come quello di Napoli Est. Un territorio che ha però una grande voglia di riscatto civico e culturale.

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