“È davvero grave che la data delle elezioni non sia stata fissata, così come è stato grave l’aver rimandato l’appuntamento del voto“. La pensa così Alessandra Clemente, candidata sindaca di Napoli.
“Noi dovevamo votare a maggio – spiega all’agenzia Dire -. A dicembre l’esperienza amministrativa aveva concluso la sua esperienza con l’approvazione del bilancio. Poi c’è stata la cattiva gestione del governo della pandemia e, quindi, la necessità di dover spostare il voto. E ancora oggi, per la paura di una cattiva gestione della pandemia, c’è incertezza sul voto“.
“Le città – osserva la candidata sindaca – hanno bisogno del rinnovo democratico. Io non posso far altro che ribadire che come eravamo pronti a maggio lo siamo anche ora. Chi lavora ogni giorno nelle città è sempre pronto, non sta seduto nelle stanze romane, ma vive quotidianamente le strade di Napoli“.
“Vedo tanti ministri in questo momento venire a Napoli. Mi piacerebbe averli visti durante questi anni, non soltanto ora per la campagna elettorale. Ma sono certa – assicura Clemente – che con me sindaco saranno presenti sempre nella vita dei napoletani e nelle risposte che insieme dobbiamo dare al nostro territorio“.
Queste le parole sullo sfidante di centrosinistra e M5s, Gaetano Manfredi: “In questo momento -prosegue Clemente – ci sono le forze politiche dietro a Manfredi, sostenuto da Mastella, De Mita, De Luca, da espressioni della destra come il consigliere Stanislao Lanzotti, che attualmente ancora siede nei banchi di centrodestra, e Cesaro. Io, dall’altro lato, rivendico una politica che non fa del trasformismo lo strumento per ingannare gli elettori, ma che crede in se stessa, nei suoi valori, nella sua appartenenza e che fa della città e delle persone il vero obiettivo”.
“C’è una campagna elettorale che al momento sento distante dall’anima della città, dal corpo della città e anche dalle sue ferite. Io vado avanti e continuo con la determinazione e la forza delle idee che vengono dall’esperienza, la forza anche di un senso di riscatto che viene dalla consapevolezza della ricchezza di questa città, ma anche dalle tante sofferenze che ci sono“.
“Si parla di numeri, di liste. Io ai numeri e alle liste – sottolinea – preferisco la serietà e la verità di un impegno e soprattutto le persone di questa città, le vere protagoniste non solo della campagna elettorale ma di un progetto per il nostro presente e per il nostro futuro, un futuro che sia forte e dedicato soprattutto alla giustizia sociale e ai diritti delle persone in tutti i quartieri di Napoli“.
Poi una battuta sul ritiro di Sergio D’Angelo dalla corsa per la carica di primo cittadino: “Ho pensato sin dal primo momento che Sergio D’Angelo si sarebbe ritirato e ciò è accaduto. Credo che il primo elemento della scelta di un sindaco o di una sindaca sia quello della fiducia: bisogna fare ciò che si dice. È su questo valore importante che io sono certa di avere al mio fianco non soltanto chi è stato elemento importante in questi anni, ma soprattutto chi come me vuole partire dalle cose che bisogna ancora fare perché non c’erano i fondi a disposizione”.
Infine, sulla situazione finanziaria, Clemente afferma che “ora i fondi ci sono. Penso ai 240 milioni del decreto Sostegni bis, che ancora non sono sufficienti ma sono il segno di nuovi mesi ad esempio di assunzioni per la città di Napoli, e penso ai fondi del Recovery. Credo che Napoli possa lanciare un messaggio anche a tutto il Paese. Ma serve chi in questi anni ha maturato l’esperienza per realizzare quel cambiamento e quel miglioramento che desideriamo, chi ha anche il progetto politico più ambizioso, forte e coerente“.
Fonte Agenzia Dire
Articolo pubblicato il: 28 Luglio 2021 15:52