Scacco alla Camorra nel rione Sanità: i Carabinieri hanno arrestato circa 30 affiliati al clan Sequino, mentre la Polizia ha fermato tre esponenti del clan Vastarella.
Stamattina ci sono stati due importanti blitz contro la Camorra a Napoli, eseguiti prima dai Carabinieri e poi dalla Polizia.
Come riporta “Il Mattino”, la prima operazione è stata conclusa dai Carabinieri, i quali hanno arrestato circa 30 persone ritenute affiliate al clan Sequino nel rione Sanità, dove si contende il predominio sugli affari illeciti con il clan Vastarella anche attraverso le stese, ovvero raid con colpi di pistola esplosi a scopo intimidatorio nelle zone di appannaggio della cosca rivale. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli sono due: gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti. Tutti i reati sono aggravati da finalità e metodo mafiosi. Secondo quanto emerso dalle indagini, la guida del clan Sequino è sempre rimasta nella mani dei capi storici Salvatore e Nicola Sequino, che davano gli ordini agli affiliati anche dal carcere, approfittando dei colloqui.
Il secondo blitz è stato effettuato dalla Squadra Mobile di Napoli, che ha arrestato tre esponenti del clan Vastarella, i quali avevano partecipato al raid durante il quale fu ferito Giovanni Sequino nell’ottobre del 2016, sempre nel rione Sanità. L’attentato fallì perché i killer riuscirono solamente a ferire il giovane incensurato, nipote di uno dei ras della zona. I tre uomini sono inoltre ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo camorristico e associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e alla cessione di sostanza stupefacente.
Uno dei tre, latitante perché destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione di luglio 2018, è stato catturato in un appartamento di Guidonia (Roma), dopo aver tentato una rocambolesca fuga sui tetti dell’abitazione.