Galleria Principe: la caduta di calcinacci ha spinto il Comune di Napoli a chiedere controlli sui lavori (ed è pronto a portare la ditta in tribunale).
Il Comune di Napoli vuole vederci chiaro sulla caduta di calcinacci all’interno della Galleria Principe. Lo ha reso noto nel question time precedente il Consiglio comunale l’assessora ai Giovani e al Patrimonio, Alessandra Clemente, rispondendo a una richiesta di informazioni presentata dal consigliere della Lega Vincenzo Moretto: “Abbiamo dato mandato all’Avvocatura affinché controlli sulla bontà dei lavori realizzati nel 2009 all’interno della Galleria Principe di Napoli e che ci hanno consegnato una Galleria al cui interno, dopo neanche 10 anni -riporta “Il Mattino”- crollano calcinacci”.
Nel 2015, ha ricordato Clemente, “un violento nubifragio costrinse l’amministrazione a intervenire con uno stanziamento di 600mila euro per le facciate della Galleria. I lavori sono stati realizzati in modo eccellente ma hanno comportato una prima chiusura e una battuta d’arresto nell’attività di rigenerazione urbana che vedeva il fiorire di attività culturali, artigiane e giovanili al suo interno”. Circa un anno fa c’è poi stata una seconda chiusura, “quando si è verificata una caduta di calcinacci dalle volte all’interno della Galleria. Entro fine mese porteremo in Giunta l’atto preliminare per un progetto di oltre 1 milione di euro per la rigenerazione e per un intervento di manutenzione all’interno della Galleria, mentre a gennaio con Napoliservizi interveniamo con delle reti perimetrali per mettere in sicurezza le parti interne che sono risultate particolarmente fragili”.
L’assessora ha inoltre anticipato che alla riapertura “pubblicheremo un secondo bando che vedrà interessati gli altri locali al suo interno, 11 unità immobiliari, con lo stesso principio di valorizzazione artistica, artigianale e culturale per rendere viva la Galleria insieme alle altre istituzioni che, con l’Amministrazione comunale e il Consiglio comunale con le Commissioni competenti, quotidianamente lavorano per la stesura di un progetto di vitalità e di un calendario delle attività culturali e sociali partecipato e congiunto”.