Primo tempo di marca interista. Secondo tempo a favore del Calcio Napoli. all’80’ Mazzoleni espelle Koulibaly e Martinez realizza nel recupero
La civilissima Milano, quella che le classifiche mettono ai primi posti della vivibilità e della civiltà. La capitale economica d’Italia, quella che dovrebbe insegnare i valori della Vita e dello sport. No, signori! Adesso basta: quando a Milano e ripeto Milano si insulta un giocatore di colore e lo si fa chiaramente per molti tratti della partita, quando c’è un regolamento che impone all’arbitro di fermare la gara in caso di reiterati cori, non c’è risultato che tenga: c’è solo la morte del calcio e dei suoi regolamenti già umiliati dal “protocollo” dal Var (o Juvar) e offeso da arbitri come Mazzoleni che si ergono a difensori di una “razza” (voglio essere anche io razzista) arbitrale sotto il giogo del palazzo e dei dictat bianconeri.
Fino all’80’ era stata una gara tattica con l’Inter schierata quasi ad uomo e pronta ad un pressing asfissiante soprattutto nella zona mediana del campo.
Partiamo dalla partita: Ancelotti schiera un Calcio Napoli inedito con Callejon terzino destro forse per contrastare la velocità di Perisic e Milik al centro dell’attacco con Insigne al suo fianco. Hamsik ed Allan centrali con Zielinsky e Ruiz sugli esterni di centrocampo.
L’inter vince ai punti il primo tempo senza, però, mai creare problemi a Meret schierato anche lui a sorpresa da Ancelotti. Nessun tiro davvero pericoloso ma uno sterile dominio a centrocampo che fa preferire i neroazzurri al Calcio Napoli.
Nella ripresa la musica cambia: Joao Mario e Borca Valero non danno più quel contributo di intensità a centrocampo e gli spazi si allargano favorendo un maggiore possesso palla degli azzurri. Callejon impegna Handanovic in una parata complicata e si ha la sensazione che il Calcio Napoli possa far sua la partita.
Ma all’80’ cambia tutto.
Fallo di Koulibaly su Politano. Mazzoleni caccia un cartellino giallo che per molti è sembrato esagerato. Dagli spalti si alzano a migliaia i “buuu” razzisti nei confronti del giocatore di colore. La reazione di Koulibaly è umanamente comprensibile: applaude la situazione: l’arbitro che non ha il coraggio di fermare la partita nonstante un regolamento chiarissimo ed il pubblico che di civile ha solo le classifiche tarocche della vivibilità.
Mazzoleni a questo punto si supera.
non contento del giallo, intende l’applauso di Koulibaly come rivolto a lui ed espelle il giocatore che fino a quel momento era stato il migliore in campo. Assurdo! Assurdo come solo in Italia riusciamo a far diventare le buone intenzioni carta straccia. Assurdo come un arbitro come Mazzoleni riesca, ancora una volta, a decidere le sorti di una partita con una sua valutazione a dir poco opinabile.
Il Calcio Napoli ha addirittara la possibilità di vincere ma Zielinsky si fa ribattere sulla linea di porta da Asamoah un tiro che poteva avere miglior fortuna.
Al 91′ la beffa.
Martinez, al primo pallone toccato, beffa Meret, fino a quel momento quasi spettatore della partita.
finisce 1-0 per l’Inter ma a perdere non è il Calcio Napoli ma il pubblico di Milano aiutato da un arbitro troppo legato al sistema per avere il coraggio di applicare un semplicissimo regolamento.
Tra gli azzurri benissimo Koulibaly fino all’80 quando, comunque, poteva evitare di cadere nella trappola. Malissimo Insigne che dopo una partita irritante, viene espulso per un calcio da dietro a Keita (ma anche in quel caso era stato “sollecitato” dall’avversario). Allan al di sotto dei suoi standard, Ruiz a tratti; Zielinsky spesso scomparso dal campo; Milik cerca di farsi notare ma i centrali dell’Inter sono di buon livello.
Non è stata una bella partita, anzi: pochi tiri in porta e grande agonismo e tatticismo. La spunta l’Inter e gioisce un pubblico che avrebbe meritato ben altro che la gioia di una vittoria.
Fortunatamente è l’ultimo anno che Mazzoleni arbitrerà: non lo rimpiangeremo assolutamente, anzi se penserà di ritirarsi prima saremo tutti contenti.