Mertens su punizione ed un gran gol di Younes riportano alla vittoria gli azzurri che hanno dominato la partita.
Ripartire con una vittoria per mettere l’Inter ad otto punti ma soprattutto per ritrovare fiducia nel lavoro troppo spesso criticato di Ancelotti.
Il Calcio Napoli è già proiettato alla prossima stagione: c’è solo il secondo posto da mettere in cassaforte.
In quest’ottica, la formazione mandata in campo da Ancelotti è indicativa sulle scelte future.
Analizziamole: in porta Ospina che è, ormai, ad una solo presenza per ottenere il riscatto obbligatorio; Koulibaly (certezza inamovibile ) e Luperto (la chiamata allo stage della nazionale fa capire che è un giocatore su cui puntare) centrali con Malcuit e Ghoulam sulle fasce. Anche la scelta dei laterali di difesa fa intravedere il futuro: rapidità, tecnica e capacità di inserimento.
A centrocampo fuori Allan, dentro Zielinsky e Fabian Ruiz centrali con Younes e Callejon sulle fasce: favorita la tecnica dei centrali mentre sui laterali c’è la saggezza di Callejon e la sfrontatezza di Younes. Soprattutto il tedesco disputerà una partita eccellente.
In attacco Milik e Mertens scelte obbligate.
La partita viene subito presa in consegna dal Calcio Napoli: possesso palla, attenzione alle possibili ripartenze anche se al 7’, per un errore di Koulibaly (l’unico della partita) è proprio il contropiede a creare problemi.
Il Calcio Napoli, prima del vantaggio, ci prova con Ruiz al 2’ con un tiro debole e con Younes che al 15’ impegna il portiere frusinate in una parata non difficile.
Al 18’ il vantaggio del Calcio Napoli.
Mertens realizza con uno splendido tiro su punizione: 1-0 . Era stato Younes, imprendibile a sinistra a guadaganrsi la punizione dal limite: il tedesco sarà, senza dubbi il migliore in campo.
Al 36’ altra punizione di Mertens da ottima posizione ma la palla finisce alta.
Al 40’ splendida azione del Calcio Napoli: Younes, Merten, Callejon, tutto di prima e nello stretto. Il tiro di Callejon, però, è sbagliato.
Nella ripresa gli azzurri entrano in campo per chiudere la partita.
Al 46’ Zielinsky ci prova dal limite: il tiro è centrale.
Al 48’ capolavoro di Younes per il raddoppio del Calcio Napoli.
Il tedesco chiede il triangolo a Milik; lo ottiene, con una finta disorienta i difensori avversari e con un tocco di precisione supera l’estremo difensore del Frosinone. E’ un gol bellissimo e meritatissimo per quello che il giocatore ha fatto vedere in campo. 2-0
Il risultato, da questo momento, non è più in bilico.
Gli azzurri non accelerano ed il Frosinone è troppo debole per abbozzare una reazione.
Non si contano, comunque, le occasioni sprecate dal Calcio Napoli per realizzare il terzo gol.
Al 63’ doppio legno per gli azzurri: prima Callejon che di prima intenzione colpisce il palo più vicino; la palla arriva a Fabian Ruiz che colpisce la traversa.
Ancelotti da spazio a Verdi al posto di Younes; Ounas per Milik (prova sottotono per l’ariete azzurro); ed al 86’ rientro di Albiol al posto di Malcuit.
C’è ancora tempo al 92’ per un altro palo di Callejon ed al 94’ per un contropiede fulminante sprecato da Mertens.
La vittoria è stata netta e senza problemi: un po’ per la pochezza degli avversari ed un po’ per la concentrazione degli azzurri, finalmente con la testa alla partita.
In proiezione futura bisogna, però, cercare le cose negative per migliorarle.
Prima di tutto i gol mancati: troppi! Tiri a volte lenti, a volte sbagliati che umiliano le belle azioni che vengono create. Milik non riesce a sfondare nell’area avversaria: la voglia di fare bene è tanta ma si ha l’impressione che l’ottimo polacco abbia bisogno di avere in squadra un attaccante capace di essere rapace in area di rigore ed imparare da quest’ultimo. Se dovesse arrivare anche questa caratteristica, allora, Milik sarà davvero devastante.
Capitolo centrocampo. Benissimo Younes che sembra essere tra i papabili ad un posto fisso: salta l’avversario, serve ottimi palloni ed è sempre pericoloso nello stretto. In poche parole quello che vuole Ancelotti. Ruiz e Zielinsky, invece, giocano una partita sufficiente ma non riescono a dare lla squadra quel ritmo e quelle verticalizzazioni di cui avrebbe bisogno: troppi palloni giocati ai difensori, troppe volte insistono su dribbling che fanno perdere il “tempo” dell’azione e limitano gli scatti degli attaccanti.
Aspettiamo formazioni di un livello più alto per sperimentare un centrocampo più tecnico e meno muscolare come quello fatto scendere in campo oggi.
Bene Luperto e Koulibaly, Malcuit e Ghoulam a fasi alterne: anche sui terzini ci sarà molto da lavorare.
Alla fine, quindi, la partita ha dato importanti indicazioni ad Ancelotti o, forse, ha solo confermato tutto ciò che già si sapeva.