Una ricostruzione completa dei lavori per la riqualificazione di Via Marina è stata fatta ieri in una riunione della commissione Infrastrutture e Trasporti, presieduta da Nino Simeone. È intervenuta l’assessora ai Lavori pubblici Alessandra Clemente. Il direttore dei lavori, Nicola Masella, ha risposto alle molte domande dei consiglieri e indicato per fine luglio la conclusione dei lavori. La commissione ha anche discusso con l’ingegnere Pierpaolo Martino dell’Azienda Napoletana Mobilità della messa in esercizio del tram che collega San Giovanni a Teduccio con Via Marina: anche qui sono state date rassicurazioni sul completamento delle opere infrastrutturali e, appena l’ufficio competente del Ministero dei Trasporti darà il suo benestare, e dopo 20 giorni di pre-esercizio, le linee tranviarie 2 e 4 potranno cominciare il normale servizio di trasporto.
Sono state molte e dettagliate le ricostruzioni fornite nel corso della riunione sulla vicenda del cantiere per la riqualificazione di Via Marina, che ha registrato nel 2019 il subentro di una nuova Ati per il completamento dei lavori dopo la rescissione con la società che si era aggiudicata la gara e con la quale è in corso un contenzioso che però, come confermato dall’assessora Clemente, non ha conseguenze sul prosieguo dei lavori stessi: la riqualificazione di Via Marina resta, per l’Amministrazione, uno dei principali assi strategici.
I consiglieri sono intervenuti a più riprese nel corso della riunione, formulando domande di merito ed esprimendo valutazioni di carattere generale. Per Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) si tratta di un fallimento su tutta la linea: quattro anni e mezzo per un cantiere che avrebbe dovuto chiudersi in sei mesi, e il tutto senza nessuna trasparenza, visto che sul sito comunale non c’è traccia dell’avanzamento dei lavori né dei tempi previsti per la loro conclusione.
“Una vergogna” per Aniello Esposito (Partito Democratico), che ha sollecitato risposte sul perché i cittadini di Barra e San Giovanni non si possano servire del tram, che ancora non effettua trasporto pubblico, mentre vetture nuove di zecca sono ferme in deposito, inutilizzate, e questo per i ritardi del completamento dei lavori di Via Marina che, tra l’altro, non hanno ancora interessato il tratto di Via Ponte dei Francesi.
Siamo in dirittura d’arrivo, ha detto il direttore dei lavori Nicola Masella. Rescisso il contratto, per gravi inadempienze contrattuali, con la società che si era aggiudicata l’appalto, l’Associazione Temporanea di Imprese subentrata ha preso possesso del cantiere nell’aprile 2019. Dopo la necessaria riprogrammazione dell’intervento, il termine previsto per la conclusione dei lavori era fissato al 30 marzo. L’emergenza Covid-19 ha poi rallentato tutti i processi a partire da febbraio, quando si è registrata una difficoltà a reperire i materiali necessari agli interventi, fino alla concreta riapertura del cantiere, avvenuta il 22 aprile, con le incombenze da assolvere per la sicurezza e il distanziamento sociale.
All’ATI è stata quindi concessa una proroga: i lavori dovranno terminare a metà luglio, mentre altri quindici giorni circa serviranno per gli arredi urbani. Tra le difficoltà tecniche che hanno fin dall’inizio determinato i ritardi, preminente è stata la mancanza di una precisa mappatura dei sottoservizi, che ha costretto a cambiamenti progettuali di una certa entità. Al momento, ha precisato Masella, è stato completato il tratto tra Via Alessandro Volta e Via Vespucci (la ditta dovrà sostituire gli alberi che non hanno attecchito); i lavori tra Piazza Sant’Erasmo e Via Reggia di Portici sono stati completati fino all’imbocco dell’autostrada in direzione San Giovanni; resta da completare il tratto di Ponte dei Granili e quello di Ponte dei Francesi: la Soprintendenza ha imposto di mantenere la pavimentazione con cubetti di porfido per un piccolo tratto di strada, come “testimonianza storica”.
C’è, infine, da completare il sistema che renderà possibile ai filobus di intraprendere a ritroso il proprio percorso, una volta arrivati alla rotonda di Sant’Erasmo. Sulla presenza di semafori alle rotonde costruite in Via Marina, altro elemento denunciato dai consiglieri, Masella ha spiegato che gli impianti semaforici saranno dotati di telecamere per consentire il controllo del traffico; non rallenteranno, quindi, l’afflusso delle auto che, tra l’altro, confluiranno nelle rotonde dai numerosi accessi laterali.
Articolo pubblicato il: 16 Giugno 2020 9:44