Napoli, cantiere di via Marina: terza ditta dice no a Comune
Via Marina: una terza ditta ha detto no al Comune per proseguire i lavori (da completare entro marzo 2019, altrimenti si rischia di dover restituire i fondi europei).
Non c’è pace per via Marina, uno dei “cantieri storici” di Napoli. Un’altra ditta interpellata dal Comune di Napoli, l’associazione di imprese Integra-Iterga, dopo un’attenta valutazione, non ha dato disponibilità per completare i lavori, reputando troppo stretta la dead line del 31 marzo 2019, termine entro cui bisogna ultimare i lavori e rendicontare l’opera (altrimenti si rischia di dover restituire i fondi europei già spesi, oltre 11 milioni di euro). È il terzo “no” in cinque mesi, dopo quelli di Romeo e Infratech (seguiti alla rescissione del contratto con la ditta vincitrice dell’appalto). A questo punto, come riporta “Il Mattino”, nella graduatoria del 2015 la prossima ditta in lista è l’Ati guidata dalla Milano Costruzioni Srl, in associazione con Aet Srl e Item Srl, che all’epoca aveva presentato un’offerta economica da 17,9 milioni per 385 giorni di lavori. Secondo la normativa, però, in caso di scorrimento chi subentra nell’appalto lo fa agli stessi costi e condizioni della prima aggiudicataria. A complicare le cose, inoltre, la società mandataria Milano Costruzioni, al momento, vive una delicata situazione, trovandosi in fase di concordato preventivo. Se anche la Milano dovesse dire no, quindi, la palla potrebbe passare all’Ati Cogepa – Paco.
Insomma, piove sul bagnato a meno di quattro mesi dalla scadenza del 31 marzo 2019: “Concludiamo prima lo scorrimento, poi vedremo – commenta a “Il Mattino” l’assessore alle Opere Pubbliche, Mario Calabrese – Il tempo stringe e prevediamo di chiudere questa fase nel giro di un paio di settimane. Dopo avremo varie possibilità in campo. L’amministrazione ha combattuto molto per realizzare quest’opera che la città attendeva da tempo. È stato terminato gran parte del lavoro e vogliamo chiudere presto questa partita. Di certo l’Ati vincitrice dell’appalto che abbiamo dovuto allontanare per varie inadempienze ha provocato un grave danno alla città”. Il “piano b” sarebbe di ridurre l’opera agli interventi strettamente necessari: far passare i tram, terminare le fondazioni, mettere gli ultimi pali della luce, la messa in sicurezza delle rotonde. E poi rimandare il completamento delle parti mancanti del progetto utilizzando fondi che non scadano a marzo 2019, attraverso una nuova gara. Un’ipotesi che richiede però l’ok della Regione Campania.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.