Ha fatto molto discutere in questi giorni l’abbandono del cantiere Unesco di Porta Capuana da parte dell’imprenditore Cosmo Galasso, pressato dalle richieste del racket della Camorra.
Dopo che la ditta dell’imprenditore molisano, la Spinosa Costruzioni di Isernia, aveva ritirato uomini e mezzi, c’è però stata una svolta, per cui lunedì 13 maggio il cantiere riaprirà: decisivo per fargli cambiare idea l’incontro col sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Come riporta “Il Mattino”, da un anno Galasso riceve minacce dai clan che chiedono tangenti e 12 mesi fa aveva sporto regolare denuncia e chiesto protezione allo Stato. Ma quella denuncia non ha avuto seguito. Le recenti minacce e una seconda denuncia hanno poi fatto scattare il vero allarme e mettere il cantiere sotto scorta.
Così la Procura ha aperto un’inchiesta e dalle stesse forze dell’ordine al Comune di Napoli (che ha in carico il cantiere), l’imprenditore ha avuto finalmente le giuste rassicurazioni.
Il sindaco Luigi de Magistris ha seguito in prima persona la vicenda del cantiere Unesco di Porta Capuana chiuso dopo le minacce di estorsione da parte della Camorra: “Abbiamo subito raccolto – spiega il primo cittadino partenopeo al Corriere del Mezzogiorno – ogni elemento in nostro possesso. Elementi che sono stati poi sottoposti alla Polizia che ha svolto un’azione davvero importante.
Quest’Amministrazione Comunale – prosegue de Magistris – che ha rotto il rapporto tra camorra e politica, fa e continuerà a fare la sua parte investendo risorse finanziarie importanti, facendo con onestà e trasparenza le gare. Chi le vince queste gare, imprenditori e persone perbene, devono essere tutelati e lo Stato deve intervenire contro chi li minaccia”.
Articolo pubblicato il: 10 Maggio 2019 11:18