Cronaca di Napoli: grave caso di bullismo a Fuorigrotta, dove un 11enne è stato picchiato da ragazzini più grandi di lui (il video dell’aggressione ha fatto il giro dei social).
Dopo quanto accaduto ai Colli Aminei, ennesimo caso di bullismo a Napoli, che stavolta arriva dal quartiere Fuorigrotta, dove un 11enne è stato picchiato da ragazzini più grandi di lui (probabilmente tra gli 11 e i 14 anni).
Come riporta “Il Mattino”, l’aggressione è avvenuta pochi giorni fa, davanti a decine di persone, nella zona dei “giardinetti”, col ragazzino brutalmente preso a pugni all’altezza della nuca. Assolutamente vigliacca la dinamica dell’aggressione: l’11enne è sovrastato da uno dei bulli, che lo immobilizza al collo, lo picchia in modo ripetuto, nonostante la vittima non riesca ad accennare alcuna reazione, limitandosi a provare a schivare i colpi che gli arrivano alle spalle.
Napoli, bambino viene aggredito dal branco. Arriva la denuncia al consigliere Borrelli che provvede subito a segnalarlo alle autorità: “Ennesimo atto di bullismo, è un fenomeno in crescita che va fermato.”Un altro episodio di bullismo tra minorenni si è verificato a Napoli, in zona Fuorigrotta.In un filmato si vede un ragazzino aggredito sia verbalmente che fisicamente prima da un ragazzo fisicamente più grosso di lui e poi dall’intero branco. La vicenda è stata denunciata dal gestore di una pagina Facebook che ha segnalato l’accaduto al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli inviandogli i filmati.“Ci sono stati inviati questi filmati che sarebbero stati girati a Fuorigrotta, dove un gruppo di ragazzini accerchia ed aggredisce un bambino. Abbiamo avuto modo di contattare il ragazzo in questione e la vicenda risulta essere veritiera, inoltre non sarebbe la prima volta che l’adolescente viene preso di mira da quella stessa banda di bulli.Abbiamo provveduto ad inviare il filmato originale, senza volti oscurati, alle autorità che procederanno a svolgere le dovute indagini e all’identificazione dei protagonisti.Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesimo atto di bullismo e la vicenda se confermata nella dinamica a noi riferita e che si vede nei video sarebbe molto grave. Oggigiorno i giovanissimi sembrano aver preso la violenza come una moda, cercano gloria e celebrità rendendosi protagonisti di atti vili e violenti, spesso aggredendo in gruppo ragazzi soli ed indifesi, da condividere sui social che danno vita ad emulazione, si tratta di un fenomeno da fermare. La situazione è preoccupante perché gli episodi di violenza tra minori sono in continua crescita, c’è bisogno di un intenso programma rieducativo per i più giovani, occorre collaborazione tra genitori, insegnati ed assistenti sociali, bisogna inculcare nelle giovani menti i giusti valori di civiltà, rispetto delle regole e di amore verso il prossimo.”- ha dichiarato il Consigliere Borrelli.
Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Giovedì 11 giugno 2020
Tra urla e “divertimento”, nessuno prova a lanciare l’allarme. Come se non bastasse, l’11enne viene colpito con calci e pugni da un altro minorenne, che prova anche ad inseguirlo, spalleggiato da due altri suoi simili. Come avviene in molti casi del genere, tutto è stato registrato in un video, poi diffuso sui social.
Dalle poche parole raccontate dall’11enne ai genitori, quelli più grandi non volevano che “si inserisse nel loro gruppo”. E lo hanno minacciato in questo modo: “Se ti avvicini ancora ti picchiamo”.
L’amara vicenda è stata svelata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: “Abbiamo provveduto ad inviare il filmato originale, senza volti oscurati, alle autorità che procederanno a svolgere le dovute indagini e all’identificazione dei protagonisti -scrive Borrelli sui social- Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesimo atto di bullismo. L’episodio di Fuorigrotta potrebbe essere la conferma di un trend pericoloso: giovanissimi sembrano aver preso la violenza come una moda, cercano gloria e celebrità rendendosi protagonisti di atti vili e violenti, spesso aggredendo in gruppo ragazzi soli ed indifesi, da condividere sui social che danno vita ad emulazione. Si tratta di un fenomeno da fermare”.