Guardia Costiera di Napoli: gran parte del pescato sequestrato è stato poi donato all’Ente Caritatevole Onlus (mensa della Chiesa del Carmine).
Nei giorni scorsi, la Capitaneria di porto/Guardia Costiera di Napoli ha eseguito diverse operazioni di polizia marittima e giudiziaria a tutela dell’ambiente marino rivolte, in particolar modo, al controllo sull’intera filiera ittica della pesca. Trattasi di uno dei compiti istituzionali deputati al Corpo sui quali la Guardia Costiera pone particolare attenzione in quanto a presidio anche della salute dei consumatori cui i prodotti sono destinati.
A seguito di numerose segnalazioni riguardanti alcuni illeciti relativi alla cattura e commercializzazione di specie ittiche, il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera, coordinato dal 1^ Luogotenente Nigro, in collaborazione con la Polizia Locale di Melito, competente per detto territorio comunale ha raggiunto le località di Castelvolturno, Napoli e Melito. Dodici militari e tre veicoli pattuglie sono stati impiegati, fin dal mattino, nel controllo di pescatori subacquei che impiegano apparecchi vietati ed alcuni punti vendita di prodotti ittici dei territori. L’operazione, finalizzata all’individuazione degli illeciti segnalati ed eventuali altre violazioni delle norme vigenti sulla pesca e commercializzazione, si è protratta per l’intera mattinata ed ha consentito di elevare diversi verbali di contestazione e comminare multe per un ammontare complessivo di circa 4500 euro.
Alle multe sono seguiti sequestri amministrativi di una quantità di circa 300 kg di pescato, tra pesce e molluschi, la cui vendita non garantiva la necessaria informazione a tutela dei diritti del consumatore. Il prodotto ittico sequestrato, dopo essere stato sottoposto a verifica sanitaria e dichiarato commestibile, veniva consegnato in beneficenza ad Ente Caritatevole Onlus (mensa della Chiesa del Carmine), mentre i molluschi allo stato vivo venivano rigettati in mare ad alte profondità, tramite l’unità navale della Guardia costiera.
Inoltre nella notte di ieri, nelle acque portuali di Napoli, le Unità Navali della Guardia Costiera hanno proseguito nell’attività di vigilanza per prevenire la pesca di frodo con barchini che ancora tentano, a luci spente e mediante l’ausilio di apparecchi di respirazione subacquea, di raccogliere molluschi nel fondale del Porto a ridosso delle Navi ormeggiate in banchina.