Un dirigente dell’Ispettorato interregionale del Lavoro di Napoli, Renato Pingue, è stato arrestato per un atto contrario ai doveri d’ufficio in concorso con un imprenditore irpino. Pingue è agli arresti domiciliari: ad ordinare tale misura è stato il Gip del tribunale di Avellino su richiesta della procura locale. È stato inoltre eseguito il sequestro preventivo di beni per circa due milioni di euro, incassati da due aziende attraverso condotte estorsive ai danni dei lavoratori sottoposti, secondo gli investigatori, a forti pressioni e minacce di licenziamento per costringerli a firmare verbali di conciliazione a condizioni estremamente svantaggiose.
Come riporta “Il Mattino”, i fatti risalgono a due anni fa, quando Pingue ricopriva la responsabilità di direttore provinciale del lavoro facente funzioni di Avellino. Il dirigente “proteggeva” le aziende sottoposte ai controlli dei suoi ispettori esercitando nei loro confronti continui condizionamenti e, in una delle società tutelate, un’importante spa con sede in Avellino attiva su tutto il territorio nazionale, avrebbe poi fatto assumere il figlio ingegnere, per chiudere un occhio su un appalto per la fornitura di servizi con un’altra società.
Insieme a Pingue sono indagati l’amministratore delegato e il legale rappresentante di due società per azioni. L’appalto nel mirino degli investigatori riguarda una fornitura di servizi tra le due società, una in qualità di committente, la seconda in qualità di appaltatrice. Dai controlli degli ispettori del lavoro erano emerse diverse irregolarità nel rapporto tra le due società, operanti nel settore della logistica e dei servizi, con le cooperative nelle quali operavano i lavoratori. In particolare, con l’intervento diretto del dirigente dell’Ispettorato, ai lavoratori venivano omesse quelle informazioni che avrebbero invece consentito di esercitare pienamente i loro diritti, soprattutto per spettanze e contributi mai percepiti.
La gestione dell’Ispettorato del lavoro di Avellino di Pingue era stata anche oggetto nel 2016 di un’interrogazione parlamentare al Ministero del Lavoro.
Il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Leonardo Alestra, ha fatto sapere in una nota che “l’Ispettorato non transige su comportamenti che mettono in dubbio l’operato degli ispettori ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria per chiarire la vicenda e appurare la verità dei fatti.
Come previsto dalla legge ho disposto l’avvio dell’iter di sospensione immediata del capo dell’Ispettorato della Campania. La sottoposizione a misura cautelare del Capo dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli è sintomatica della estrema delicatezza del ruolo rivestito dagli Ispettori del Lavoro“.
Articolo pubblicato il: 9 Novembre 2018 17:00