domenica, Novembre 24, 2024

Napoli, igienizzanti anti Covid per produrre vini e liquori: sequestri e perquisizioni

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: perquisizioni nei confronti di soggetti responsabili di introdurre in Italia ingenti quantitativi di disinfettante ed alcool denaturato utilizzati per la produzione clandestina di vini e liquori.

Maxi sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza in Campania e Puglia, entrata in possesso di champagne e vini, 2800 litri di alcol, 9000 bottiglie di liquori, 900 bottiglie di olio extravergine di oliva, più 300mila contrassegni contraffatti e cliché per la stampa di etichette false.

Le perquisizioni e i sequestri di disinfettanti anti-Covid e alcol denaturato di origine estera sono stati effettuati nell’ambito dell’indagine “Bad Drink” coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha scoperto l’illecito utilizzo di alcol destino a fini industriali e di sanificazione per la produzione di bevande come limoncelli e amari, con un concreto rischio per la salute dei consumatori.

Nel sequestro è finito anche olio di semi di girasole spacciato per olio extravergine. Una ventina gli indagati, quasi tutti residenti nell’agro nocerino-sarnese, che aveva i depositi di bevande adulterate e contraffatte tra le province di Caserta, Napoli e Salerno.

Secondo i primi riscontri, l’organizzazione ha evaso in modo massiccio le tasse, in particolare le accise, visto che l’alcol per disinfettare non è soggetto al pagamento dell’imposta quando viene introdotto in Italia. Ma il prodotto veniva poi utilizzato per le bevande alcoliche. Secondo la Procura, l’associazione criminale avrebbe anche contraffatto sigilli di Stato e generi alimentari di prima necessità.

Il comunicato della GdF

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