lunedì, Dicembre 23, 2024

Napoli, madre abbandona bimbo di un anno per prostituirsi: denunciata

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: il bimbo (malnutrito, in cattive condizioni igieniche e affidato a una tossicodipendente) è stato salvato dalla Polizia Municipale.

Da Napoli arriva una brutta storia di degrado, per fortuna conclusasi senza conseguenze per un bimbo di 13 mesi, affidato dalla madre a una tossicodipendente. La madre, una 26enne italiana, è stata denunciata per abbandono di minore. Secondo quanto ricostruito dai vigili, che hanno tratto in salvo il piccolo, la ragazza aveva chiesto a una tossicodipendente di Forcella di tenerle il bimbo fino al giorno successivo in modo da potersi prostituire.

Come riporta “Il Mattino”, il caso è venuto fuori quando nella sede di un’associazione che fornisce personale assistenziale straniero si è presentata una donna di nazionalità georgiana in cerca di lavoro.Comune di Napoli. I vigili chiudono tre scuole al Vomero La donna aveva con sé con un neonato, apparso denutrito e privo di ogni cura igienica, debole e poco reattivo, forse anche a causa dell’esposizione alle elevate temperature estive. La responsabile, insospettita anche dalle dichiarazioni poco chiare della donna, ha allertato gli agenti di Polizia Municipale. Il bimbo è stato immediatamente visitato e alimentato, per poi essere collocato in una struttura di accoglienza protetta che si occuperà di prestargli le necessarie cure mediche.

La madre si è presentata negli uffici a reclamare suo figlio solo il giorno dopo, senza presentare alcun documento attestante il rapporto filiale. La donna ha confessato di non avere una dimora fissa, di occuparsi da sola del piccolo non riconosciuto dal padre naturale ed è stata denunciata per abbandono di minore. Sono tuttora in corso le indagini per fare chiarezza sulle dichiarazione rese in riferimento a presunte attestazioni false di paternità.

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