Il tema del Maggio dei Monumenti di quest’anno è Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi. Un’edizione dedicata a Giordano Bruno, pensatore moderno, eclettico, autore di innumerevoli tesi scientifiche, teologiche e filosofiche, che inquietarono così profondamente l’ortodossia cattolica da spingere il tribunale dell’Inquisizione a condannarlo al rogo, dopo interminabili processi e audizioni, durante i quali Bruno scelse di non ritrattare mai alcuna delle sue convinzioni.
Al tema si aggiunge il doveroso e sentito omaggio al filosofo Aldo Masullo, cittadino onorario della città, appena scomparso, a cui sarà dedicata la giornata inaugurale della manifestazione, sabato 2 maggio, con interventi in video del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Eleonora de Majo e di Nuccio Ordine, ordinario di letteratura italiana all’Università della Calabria che interverrà in diretta con una lectio dal titolo La filosofia come maniera di vivere: Masullo lettore di Bruno.
Per il “Maggio dei Monumenti 2020” la novità sarà l’ambientazione dei contributi culturali nei luoghi monumentali della città, noti e meno noti, nelle chiese, nei chiostri, nei teatri storici, chiaramente senza pubblico e rispettando le norme di sicurezza vigenti: la Certosa e Museo di San Martino, l’Antico Teatro romano all’Anticaglia, il Cortile delle Statue in via Paladino, il Convento di San Domenico Maggiore, la Chiesa di San Severo al Pendino in via Duomo, il Complesso Monumentale Real Casa della SS. Annunziata, l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, il Cimitero delle Fontanelle, il Maschio Angioino, il Museo Ferroviario di Pietrarsa, il Museo Filangieri, lo Spazio Comunale Piazza Forcella, sono solo alcuni dei luoghi che hanno aderito al progetto rendendosi disponibili ad aprire.
I templi della cultura ma anche piccoli gioielli meno conosciuti si riempiranno a maggio di artisti e performer che, da soli, si esibiranno per il pubblico collegato on line. Da casa avremo la visione dell’esibizione ma anche e soprattutto una visione nuova dei luoghi monumentali della città, senza pubblico, scenografie che mai più si spera di rivedere così ma che, nella loro solitudine e nella loro disperazione, rappresentano loro stessi un’opera d’arte. Oltre cinquanta le proposte arrivate tramite la manifestazione di interesse che garantiranno complessivamente un centinaio di eventi: monologhi teatrali di Rosaria De Cicco, Roberto Azzurro, Lalla e Raffaele Esposito, Enrico Vulpiani; rassegne teatrali, a cura de Il pozzo e il Pendolo, Teatri in Gestazione, Teatro dell’Osso; performance musicali, da quelle a cura di Nomea ambientate a Palazzo Venezia a 4 raw city sound a San Domenico Maggiore, Le Villenelle di Marina Bruno e Peppe Di Capua, la musica popolare di Mimmo Maglionico e i Pietrarsa; performance di danza, contributi accademici di studiosi bruniani, mostre virtuali e una programmazione specifica dedicata all’infanzia a cura de Il Teatro nel baule, de I Teatrini e di NWM Network.
“Il Maggio dei Monumenti napoletano si prepara a vivere un’edizione del tutto inconsueta. Abbiamo ritenuto importante, in tutto questo periodo strano e doloroso, che la cultura mantenesse accesa la sua benefica fiammella – dichiara il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris –. Senza distogliere mai lo sguardo dalle urgenze, dai bisogni della comunità, dalle istanze delle persone che questa situazione ha reso più fragili, abbiamo creduto che tuttavia non si dovesse mai sospendere la visione lunga di un ritorno alla pienezza del vivere.
“Forte ho sentito fin da subito la necessità di non saltare questo storico appuntamento culturale a cui la città è affezionata e che ha fatto conoscere il nostro patrimonio storico-artistico ben oltre i confini cittadini – dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo Eleonora de Majo –. Per questo abbiamo lavorato a declinare il Maggio dei Monumenti 2020 nelle forme e nei modi possibili dettati da questo tempo assurdo. Lo stesso tema, Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi, scelto ben prima che fossimo investiti dalla pandemia, risulta attuale più che mai. Nonostante le difficoltà a incontrarci e a confrontarci di persona, il programma è frutto di un lavoro condiviso sul territorio e con gli artisti, le associazioni e gli enti culturali cittadini.
Abbiamo aperto una manifestazione di interesse riuscendo a inserire nel programma tutti coloro che hanno partecipato felici di allargare democraticamente rispettando la qualità consueta. Ancora non possiamo tornare a occupare i luoghi della cultura fisicamente ma questo Maggio ci darà una buona occasione per rivivere virtualmente il nostro patrimonio monumentale valorizzato dalle performance degli artisti. Questo Maggio dei Monumenti si è trasformato in un grande laboratorio sulla visione del futuro, proviamo a ‘usare’ Bruno come lente di ingrandimento per leggere meglio il tempo presente e orientare il passo da intraprendere domani”.
Articolo pubblicato il: 30 Aprile 2020 18:01