Napoli: arriva dal Santobono-Pausilipon la bellissima storia di Valeria Carannante (23enne di Bacoli laureatasi dopo aver discusso la tesi in videoconferenza dall’ospedale in cui sta accudendo suo figlio di un anno e mezzo).
Una storia che unisce l’amore per la famiglia a quello per la cultura. Si può riassumere così il raggiungimento della laurea in Scienze dell’Educazione da parte di Valeria Carannante, 23enne di Bacoli che ha discusso la tesi in videoconferenza dall’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, dove da due settimane sta assistendo suo figlio di un anno e mezzo, il piccolo Antonio. La neo dottoressa ha voluto ringraziare tutto lo staff del nosocomio partenopeo: “Ringrazio tutto il team del reparto di nefrologia – ha scritto su Facebook – in primis per tutte le cure e le attenzioni che stanno riservando al mio piccolo. Per la sincerità con cui mi hanno sempre parlato della condizione clinica di mio figlio e per il supporto che mi hanno dato nei giorni di terrore. Ringrazio il professor Pecoraro, un medico, un primario e un uomo straordinario che si è dedicato alla mia causa come se lo facesse per un figlio suo. Grazie dei fiori, dei palloncini e degli sguardi di affetto che hanno sostituito degli abbracci sinceri. Siete dei professionisti e delle persone straordinarie”.
Tra i tanti complimenti, anche quello del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione: “Leggo con commozione la storia di una giovane mamma – ha scritto anche lui su Facebook- che ha sostenuto la sua tesi di laurea in diretta dall’ospedale dove, da giorni, sta assistendo il suo piccolo Antonio. Un bimbo di un anno e mezzo. Senza mai lasciarlo solo. Lo fa in piena pandemia, senza poter avere l’aiuto dei familiari, a causa delle restrizioni legate al Coronavirus. È una testimonianza di passione, amore, tenacia che merita il plauso di tutta la città”.
Inoltre, c’è una seconda buona notizia per Valeria Carannante, certamente più attesa della stessa laurea. L’azienda ospedaliera ha infatti fatto sapere che le cure per il piccolo Antonio, arrivato in ospedale con “grave ipertensione arteriosa nefrovascolare per stenosi serrata di doppia arteria renale destra e da sindrome ipertensiva iponatriemica con severa poliuria e polidipsia e grave squilibrio degli elettroliti sierici”, hanno neutralizzato la sindrome attraverso una “Angioplastica percutanea effettuata per la prima volta al Santobono, dal Dott. Gianpaolo Santini, angioradiologo dell’ospedale del Mare”.