Il rimpasto al Comune di Napoli ha portato all’addio di quattro assessori, con alcuni nomi eccellenti usciti dalla Giunta “arancione” di Luigi de Magistris. L’uscita che sta facendo più rumore è senza dubbio quella di Nino Daniele, ormai ex assessore alla Cultura, sostituito da Eleonora de Majo.
Numerose proteste su tale scelta giungono della mondo della cultura napoletana, che Nino Daniele (ex sindaco antiracket di Ercolano) ha cercato in questi anni di valorizzare il più possibile (come testimoniato anche dalla grande ondata turistica in città). Daniele sta ricevendo sui social tantissime manifestazioni di solidarietà da parte di scrittori, esponenti della società civile, operatori culturali e artisti.
A cominciare dalla riflessione appassionata di uno dei massimi esponenti della cultura partenopea contemporanea, lo scrittore Maurizio de Giovanni: “Non ci volevo credere, ma pare sia vero. Rinunciare a Nino Daniele come assessore alla cultura -ha scritto su Facebook l’autore de “I bastardi di Pizzofalcone” e del “Commissario Ricciardi”- significa non aver compreso quello che quest’uomo di incredibile amore ha fatto in un settore assolutamente strategico, di fondamentale importanza per la crescita. Significa buttare via anni di lavoro appassionato, senza soldi, senza strutture, senza potere, inventandosi iniziative e stabilendo contatti con instancabile trasporto.
Rinunciare a Nino Daniele è un atto di incredibile tafazzismo (aggettivo che deriva da Tafazzi, storico personaggio di Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, il quale “amava” colpirsi violentemente le parti basse con una bottiglia di plastica, ndr), e senza mezzi termini la rinuncia a un’anima. Per quanto mi riguarda -conclude amaramente de Giovanni- oggi credo molto meno all’amore per la città di chi la conduce”.
All’indomani del rimpasto che lo ha escluso dalla Giunta, Nino Daniele è intervenuto a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC: “Credo che Napoli sia, in questi anni, diventata una delle città più cool in scala internazionale, riprendendo il suo posto nelle grandi capitali della cultura -dichiara l’ex assessore- Credo di aver messo in campo grandi iniziative per rendere tutto ciò possibile. Per adesso ho qualche libro arretrato da leggere”.
Articolo pubblicato il: %s = human-readable time difference