Paura sabato scorso all’interno della Galleria Umberto I di Napoli, dove verso le 10.40 si è verificata la caduta di calcinacci sull’impalcatura installata per motivi di sicurezza all’interno dell’ingresso su via Toledo: l’area del crollo è stata messa in sicurezza e transennata. Nessun ferito, ma è ancora vivo il ricordo della morte del 14enne Salvatore Giordano, ucciso dalle pietre che si staccarono nel 2014 dal frontone della facciata di via Toledo e finirono sul marciapiede esterno.
C’è rabbia tra i commercianti che hanno le proprie attività dentro e a ridosso della Galleria, per la mancata manutenzione e messa in sicurezza della strutture: “Da quattro anni -ha dichiarato a “Il Mattino” Imma Piccolo della pasticceria “Mary”- lavoriamo accampati sotto ponteggi e reti sporche e logore. Circondati da un degrado frutto di un braccio di ferro tra condominio e Comune sulle responsabilità.
Ora vogliono chiudere totalmente l’ingresso su via Toledo: sarebbe il colpo di grazia per le nostre attività. Noi già lavoriamo in queste condizioni agghiaccianti, giustificando l’inerzia delle istituzioni alle migliaia di turisti che visitano questo luogo che potrebbe, e dovrebbe, essere magnifico”.
Sulla questione è intervenuto Raffaele Del Giudice, vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, con deleghe anche alla protezione civile, alla sicurezza abitativa e agli edifici storici, il quale, da quando ha assunto la competenza sulla Galleria Umberto, ha subito istituito un tavolo con commercianti e residenti: “Il Comune farà un nuovo provvedimento ai condomini per accelerare la ristrutturazione delle parti della Galleria di loro competenza che ancora mancano all’appello -ha dichiarato a “Il Mattino”-
Articolo pubblicato il: 1 Ottobre 2018 9:54