Napoli, nelle maglie del centro storico, il 5 marzo, c’è stato il primo evento tra l’Università Federico II e l’associazione Miq, incontro che ha messo al centro l’inclusione sociale e la riqualificazione urbana nella zona del centro, in Piazza Sisto Riario Sforza, coinvolgendo l’organizzazione Pio Monte della Misericordia.
L’Università si è mossa nell’ambito del progetto YouCount – Empowering youth and cocreating social innovations and policymaking through youth-focused citizen social science, finanziato dall’Unione Europea nel programma Horizon2020 H2020-EU.5. – SCIENCE WITH AND FOR SOCIETY.
L’associazione Miq “è un’associazione di promozione sociale – ci racconta Giuseppe Carullo, segretario dell’associazione – su due temi fondamentali per noi che sono l’istruzione e la formazione è la parità di genere il tutto con uno sbocco concreto”.
“L’evento di oggi, che abbiamo chiamato Safari urbano è per noi una modalità di engagement quindi di coinvolgimento delle persone, degli abitanti in questi luoghi dove ci stiamo concentrando per attività di rigenerazione urbana”, continua Carullo.
“Questo evento nasce – ci spiega Fortuna Procentese, responsabile scientifica del progetto per l’Università di Napoli – perché noi siamo svolgendo un progetto che ha l’intento di far partecipare giovani e cittadini a un una serie di iniziative di inclusione sociale”.
“Abbiamo già attivato un percorso come gruppo stabile di Citizen Scientists che sono 10 ragazzi che si stanno formando che diventano giovani cittadini che applicano delle tecniche e degli strumenti di ricerca con una motivazione partecipativa”, continua la professoressa.
Le due realtà si sono quindi incontrate per gli obiettivi comuni, come ci spiegano i due referenti intervistati.
“L’idea è quella di collaborare sempre in sinergia e sicuramente è un progetto che non si fermerà al primo incontro Ma che prevede anche incontri mensili e la realizzazione di altri progetti”, annuncia Carullo.
“Oggi l’incontro con l’associazione Miq ci ha permesso di costruire e di mettere insieme le nostre iniziative e anche le risorse che ci sono in entrambi i contesti”, ribadisce Procentese.
Ci saranno altri eventi da realizzare assieme a Napoli, ma entrambe le realtà hanno anche altri progetti per il futuro.
“Il senso di questo incontro – conclude la professoressa Procentese – non deve essere uno spot. Ho sempre sostenuto che la visibilità di quello che si fa che diventa importante non solo a livello scientifico ma anche a livello quotidiano. Questo è solo l’inizio: abbiamo diversi eventi in programma che verranno effettuati con cadenza stabile”.
“Il progetto per il futuro – le fa eco Carullo – è chiaramente quello di riuscire ad avere un impatto sul territorio, impatto che per noi significa rendere consapevoli le persone delle proprie potenzialità e delle potenzialità dei luoghi. Potenzialità che, secondo noi, purtroppo si stanno perdendo in questi anni”.
Articolo pubblicato il: 19 Marzo 2022 16:54