Alessandro è il primo bimbo deposto nella culla termica Ninna-Ho installata presso il Policlinico Federico II di Napoli per l’abbandono dei neonati.
di Antonella Amato – Alessandro pesa 3 kg e 700 grammi ed è il primo bambino deposto nella culla termica del Policlinico Federico II di Napoli. Martedì 8 agosto alle 12.45 il piccolo, che ha circa 10-14 giorni di vita, è stato lasciato alle cure dell’equipe della neonatologia federiciana guidata da Francesco Raimondi.
Clinicamente il piccolo sta bene e se la madre resterà ignota si attiverà la procedura di adozione. La culla vuole essere uno strumento di aiuto, solidarietà e vicinanza alle madri in difficoltà che arrivano alla scelta estrema di abbandonare il proprio bambino, nella speranza che si possano evitare gesti disperati e salvare le vite umane più deboli e indifese, i neonati. Inaugurata nel 2008 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, la culla per la vita è ubicata all’ingresso di via De Amicis. L’apertura della culla termica è comandata da un pulsante ed è collegata ad una telecamera 24 ore su 24.
All’apertura immediatamente scatta l’allarme in terapia intensiva neonatale, dove è presente un monitor collegato con la telecamera che inquadra la culla, a quel punto parte l’ambulanza con il neonatologo e la vigilatrice che vanno a prendere il bambino per portarlo presso la Terapia Intensiva Neonatale del DAI di Pediatria.
L’installazione di tale struttura fa parte del progetto Ninna-ho, il primo su scala nazionale, per dotare gli ospedali di una culla termica per i neonati abbandonati. Il progetto è stato sponsorizzato dalla KPMG Italia con la collaborazione della Fondazione Francesca Rava, l’obiettivo è quello di ridurre eventi drammatici come l’infanticidio.
Secondo il Ministero delle Pari Opportunità, i casi di abbandono in Italia superano i 3000 l’anno.