Da lunedì 29 ottobre i circa 100 dipendenti Eav dell’officina di Ponticelli, dove si tiene la manutenzione dei treni, torneranno al lavoro a tempo pieno. Come riporta “Il Mattino”, la società di trasporti ha disposto che può cessare il part-time e si può tornare ad una maggiore operatività.
Possono anche tornare le ore di straordinario, indispensabili in una azienda col personale ridotto, per produrre di più, aggiustare un numero più alto di treni e quindi garantire più corse (specialmente per la Circumvesuviana, spesso “vittima” di soppressioni).
Si chiude dunque una vertenza che aveva visto fronteggiarsi Eav, Cgil, Cisl e Uil. Nell’officina di Ponticelli, infatti, a causa dei lavori per la rimozione dell’amianto, da tempo si lavorava due ore in meno: un modo per tutelare gli operai dal rischio esposizione. La paga, però, resta la stessa, in virtù di un accordo stipulato proprio tra azienda e sindacati.
Un’altra certificazione, prodotta due giorni fa, ha di nuovo escluso un possibile rischio da esposizione all’amianto: il documento è stato emesso da una società che ha rilevato il pericolo amianto per conto della ditta che sta eseguendo i lavori di rimozione. Secondo i tecnici, sugli operai addetti alla rimozione sono stati rilevati valori di fibre nella norma. Nemmeno loro, che rispetto ai dipendenti Eav sono a contatto ancora più stretto con l’amianto per rimuovere le tegole, corrono pericoli.
Articolo pubblicato il: 27 Ottobre 2018 11:15