Inaugurato questa mattina a Scampia un campo di calcio intitolato ad Antonio Landieri, vittima innocente di camorra.
di Luigi Maria Mormone – Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, continuerà a vivere anche attraverso un campo di calcio. Nel quartiere di Scampia è stato infatti inaugurato un nuovo rettangolo verde, intitolato proprio a questo giovane assassinato dalla malavita nel 2004, quando aveva soltanto 25 anni. All’inaugurazione sono intervenute la famiglia di Antonio, il sindaco Luigi de Magistris, l’assessora ai giovani Alessandra Clemente, l’assessore allo sport Ciro Borriello, il vicesindaco Raffaele Del Giudice, il Prefetto incaricato del Ministero dell’Interno per il contrasto ai roghi in Campania, Michele Campanaro, il direttore Generale Ecopneus, Giovanni Corbetta, il Consigliere del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Vittorio Sepe, oltre alle istituzioni dell’ottava municipalità partenopea. Il terreno di gioco dello stadio è in erba sintetica, come la maggior parte dei prati da calcio moderni, ed è stato realizzato con 77 tonnellate di gomma riciclata, che prima “apparteneva” a pneumatici abbandonati, tristi simboli della “Terra dei fuochi”. Tale risultato è stato reso possibile dalla convenzione tra Comune di Napoli, Ministero dell’Ambiente ed Ecopneus, nell’ambito del “Protocollo contro l’abbandono dei Pneumatici Fuori uso nella Terra dei Fuochi”, in un’ottica di riciclo collegato alla legalità e ai giovani. È importantissimo sottolineare la grande partecipazione a quest’inaugurazione da parte di tanti cittadini del quartiere, i quali avranno così un nuovo presidio di legalità, nonché punto di riferimento per lo sport in un quartiere fortemente orientato a rialzare la testa dopo tanti anni, come sottolineato anche dallo stesso de Magistris: “Quello lanciato con quest’inaugurazione –ha detto il sindaco di Napoli– è un messaggio potente di legalità, ambientale ed economico. Questo stadio sarà un luogo fondamentale per i ragazzi, che dovranno difenderlo con i denti”. Nel nome di Antonio Landieri.