giovedì, Dicembre 19, 2024

Napoli, scuola Minucci: manca bidella e bimba disabile resta senza assistenza

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: a una bimba disabile di tre anni manca l’assistenza di una bidella (restando per ore col pannolino sporco).

Una triste e assurda vicenda arriva da una scuola dell’infanzia del Vomero, la “Sabatino Minucci”, dove una bimba disabile di tre anni non ha assistenza in classe.

Come riportato da “Il Mattino”, nello scorso settembre la piccola Sara ha iniziato l’asilo. La bambina è nata con una malformazione cerebrale che le ha portato l’emiparesi del lato sinistro con un lieve ritardo motorio e cognitivo, ma Sara è piena di vita e le terapie stanno colmando quel gap dovuto alla problematica congenita.

Tuttavia, non riesce ad andare in bagno da sola o a usare il vasino e così indossa il pannolino. Ma la scuola non riesce a farle avere una bidella donna che possa prendersi cura di lei quando si sporca, con il risultato che la piccola resta bagnata per ore.

Un problema che si scontra con il diritto della piccola Sara di avere un’assistente materiale, mentre le è stato assegnato, dopo varie richieste alla V Municipalità (Vomero-Arenella) un bidello maschio, il quale però si rifiuta di eseguire il cambio per non incorrere in problemi di sorta. Quindi mamma Giulia è costretta a lasciare il lavoro e correre a cambiarle il pannolino: “Una mancanza di disponibilità che danneggia lo sviluppo di mia figlia -ha commentato la donna a “Il Mattino”- Alla scuola è stato inviato un bidello che da subito ha detto che non le avrebbe cambiato il pannolino né accompagnata in bagno”.

La madre ha inoltre raccontato di aver fatto una richiesta a Napoli Servizi: “Basterebbe il cambio con una bidella che magari assiste un maschietto, così non si creerebbe nessun problema, ma dall’altra parte c’è stato un no categorico”.

 

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