Cronaca di Napoli: primi sviluppi nell’indagine sugli spari tra la folla del Lungomare in seguito alla rapina di uno scooter.
Si registrano i primi sviluppi sulla sparatoria avvenuta domenica scorsa sul Lungomare di Napoli, quando sono stati esplosi una decina di colpi di pistola tra la folla che passeggiava. Come riporta “Il Mattino”, c’è un identikit preciso del “pistolero” di via Chiatamone, il quale voleva chiudere i conti con un paio di parcheggiatori abusivi che domenica notte (come sempre nei giorni di festa) presidiavano la zona della movida partenopea. La pista è dunque quella della vendetta, secondo quanto sta emergendo nella prima fase investigativa. Non appare smentita, almeno per il momento, la pista di un litigio scoppiato dopo un probabile furto del motorino. Alle ore 21 di domenica sera la folla del Lungomare partenopeo avverte con chiarezza gli spari: è un inferno, tanto da spingere alcune ragazze a fare ricorso alle cure mediche dell’ambulanza, soccorse per attacchi di panico e difficoltà nella respirazione.
Il racconto di alcuni testimoni
Stando ad alcune testimonianze raccolte, le cose potrebbero essere andate in questo modo: dopo aver parcheggiato lo scooter nei pressi delle scalette che da via Chiatamone conducono sul Lungomare, un uomo torna sui propri passi, probabilmente allarmato dal suono dell’antifurto. Era nei pressi di una pizzeria, capisce che qualcosa sta accadendo nella zona dei portici di via Chiatamone, decidendo di tornare indietro a verificare. Ed è il momento della sorpresa: non trova più il suo motorino. Un classico per chi si fida degli abusivi della sosta, solo che in questo caso il derubato non ci sta. Da lì avrebbe avuto inizio il litigio che in una tranquilla domenica di primavera ha seminato il panico tra la folla del Lungomare: il terrore per quegli spari era così grande che in molti hanno addirittura pensato ad un attentato.