Presentato oggi in conferenza stampa, al Teatrino di Corte di Palazzo Reale, il programma del Napoli Teatro Festival Italia. L’undicesima edizione, la seconda diretta da Ruggero Cappuccio, organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, organismo in house della Regione Campania presieduto da Luigi Grispello, inizierà il prossimo 8 giugno e proseguirà fino al 10 luglio.
Una stagione di grandi numeri che ascrive il Festival tra le realtà più attive e significative del panorama internazionale e che accoglie, nei 34 giorni di programmazione effettiva, ben 85 compagnie, tra nazionali ed internazionali, impegnate per 160 recite complessive.
Iniziando dalla PROSA, con 55 titoli tra le produzioni internazionali (9), quelle nazionali (28), i debutti in regione (5) e gli spettacoli della sezione OSSERVATORIO (13) che offre spazio e visibilità ai progetti di compagnie di indubbia qualità sostenendone l’avvio del processo produttivo.
Inizia con “Private confessions” nell’adattamento e regia di Liv Ullmann, al Teatro Politeama il 17 e 18 giugno, un significativo segmento in tre spettacoli dedicati al grande regista e drammaturgo svedese Ingmar Bergman nel centenario della sua nascita (il 14 luglio 1918 ad Uppsala). Sempre di Bergman, il Festival ospita, in contemporanea il 3 e 4 luglio, sia “Scene da un matrimonio” per la regia di Andrej Konchalovskij al Teatro Mercadante, che “Scènes de la vie conjugale” con Laetitia Casta e Raphaël Personnaz per la regia di Safy Nebbou, al Teatro Politeama.
“Storia di un’amicizia” di Fanny e Alexander tratto da L’Amica geniale di Elena Ferrante, “Dante Alighieri. Fedeli d’amore” di e con Ermanna Montanari e Marco Martinelli, “Onde” di Elena Bucci liberamente ispirato alle opere e alle vite di Virginia Woolf e Katherine Mansfield, “Regina Madre” di Manlio Santanelli con Fausto Russo Alesi e Imma Villa per la regia di Carlo Cerciello, “Sotto il Vesuvio niente” di Pasquale De Cristofaro e Peppe Lanzetta, “Operetta 2” rilettura di Camus per la regia di Renato Carpentieri, “Abitare la battaglia (conseguenze del Macbeth)” regia di Pierpaolo Sepe, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare un progetto di Roberto Roberto per la regia di Michele Schiano Di Cola, “Barry Lindon” (memorie)” di Giancarlo Sepe, “La resa dei conti” di Michele Santeramo con Daniele Russo per la regia di Peppino Mazzotta, “Edoardo II” da Christopher Marlowe per la regia di Laura Angiulli, “La vita dipinta” di Igor Esposito con Tonino Taiuti, “Il paese che non c’è” di Fabrizio Saccomanno e Gianluigi Gherzi, “Diario di un pazzo” con Nando Paone per la regia di Alessandro Maggi, “Fuoriscena” di Fortunato Calvino con Gino Rivieccio e Paola Quattrini, “Il Gatto” da Georges Simenon per la regia di Alvia Reale, “Hamletas” di Sara Biacchi, “Anfitrione” di Teresa Ludovico, “La ridicola notte di P.” di Marco Berardi per la regia di Federico Vigorito, “Holzwege | Sentieri interrotti” di Loredana Putignani e Youssef Tayamoun, “La filosofia di Bertrando Spaventa” tre letture di Renato Carpentieri.
Per la sezione OSSERVATORIO in programma le regie di Lorenzo Salveti, Antonio Piccolo, Giovanni Meola, Francesca Muoio, Adriana Follieri, Gabriele Russo, Carmine Borrino, Tommaso Tuzzoli, Enzo Marangelo, Silvio Peroni, Fabio Pisano, oltre agli spettacoli realizzati dai giovani allievi delle scuole di Teatro del territorio
Nella sezione MUSICA si annunciano i concerti dei Foja (al Cortile d’Onore di Palazzo Reale il 10 giugno) e, a seguire, “La voix humaine” di Francis Poulenc, soprano Leona Peleskova, pianoforte Julian Smith, regia di Riccardo Canessa (al Teatro Diana il 19 giugno), il Beggar’s Theatre in concerto a cura di Mariano Bauduin (al Cortile d’Onore di Palazzo Reale il 29 giugno), Andrea Bonioli 4tet eJavier Girotto (al Cortile d’Onore di Palazzo Reale il 2 luglio). Ad essi si aggiungono quelli programmati in regione: “La voce dei venti sonori” dal Laboratorio delle Alme a cura di Stefania Rinaldi all’Abbazia di Mercogliano (Avellino) il 29 giugno, proseguendo con Enzo Gragnaniello & Solis String Quartet al Duomo di Amalfi il 30 giugno, “Sirene e ninfe napolitane” della Pietà de’ Turchini con il soprano Naomi Rivieccio, direttore Stefano Demicheli alla Reggia di Caserta il 3 luglio, “L’armonia sperduta”, elaborazioni ed orchestrazioni di Roberto De Simone, voce e chitarra Raffaello Conversoal Duomo di Salerno il 7 luglio.
Si passa alle MOSTRE (con 8 esposizioni dedicate, ad esempio, a Patroni Griffi, Tomasi di Lampedusa, Tina Pica, Mario Martone e Teatri Uniti), al CINEMA (con 10 serate a Palazzo Reale dedicate a Vittorio De Sica), alla sezione dedicata alla LETTERATURA (intitolata “Qui”, a cura di Silvio Perrella in programma a Villa Pignatelli dal 13 al 23 giugno) ed ancora a quella riservata ai PROGETTI SPECIALI che propone il “Napoli Strit Festival” (réunion degli artisti di strada ideata da Ettore De Lorenzo nel Centro Storico di Napoli, l’8 e 9 giugno), il “Mercato dell’arte e della civiltà” (maratona – indagine in 12 ore sul teatro contemporaneo a cura di Davide Sacco, il 17 giugno a Santa Fede Liberata nel Centro Antico).
Particolarmente significativo lo spazio destinato alla decima sezione in programma, dedicata ai LABORATORI, che sintetizza uno dei nodi centrali del Napoli Teatro Festival Italia ovvero il rapporto tra i Maestri e i giovani talenti, l’incontro tra i linguaggi e le generazioni unite nella vitale trasmissione dei saperi. Durante tutta la programmazione, dall’8 giugno al 10 luglio, si attiveranno in Campania 14 laboratori sulle arti sceniche riservati a 600 attori under 35 che potranno confrontarsi con Eimuntas Nekrosius e Tomi Janežič (che rinnovano per il secondo anno consecutivo la loro presenza a Napoli) e con Ben Duke, Gilles Coullet, Eugenio Barba (insieme a Lorenzo Gleijeses e Julia Varley), Annabelle Chambon e Cédric Charron (del Teaching Group di Jan Fabre), Punta Corsara (con Emanuele Valenti, Marina Dammacco e Gianni Vastarella), Gabriella Salvaterra per il Teatro de los Sentidos, Michele Monetta, Peppe Lanzetta, Stefania Rinaldi, Davide Iodice, Loredana Putignani.
Oltre ai numerosi teatri della città (Trianon Viviani, Nuovo, Politeama, Sannazaro, Augusteo, Galleria Toledo, Diana, Bellini, Mercadante, San Carlo, Sala Assoli, Bolivar, Nest) gli altri luoghi coinvolti nella programmazione saranno il Museo Madre, Palazzo Serra di Cassano, la Chiesa della Misericordiella, Donnaregina Vecchia, Villa Pignatelli, Santa Fede Liberata. In Regione molti degli spazi coinvolti interesseranno il Sacro e valorizzeranno i siti Unesco. Saranno sede del Festival: il Duomo di Salerno, l’Abbazia di Mercogliano, il Duomo di Amalfi, la Reggia di Caserta, il teatro naturale di Pietrelcina.
Il Napoli Teatro Festival Italia si pone come organismo di crescita culturale e sociale. In tal senso favorirà la partecipazione del pubblico attraverso un’oculata politica di prezzi, con biglietti popolari (da 8 a 5 euro) e agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli.
Il Napoli Teatro Festival Italia proseguirà la sua azione a sostegno delle associazioni, dei volontari, delle cooperative sociali che operano sul territorio, concertando con esse azioni concrete, che vanno dalla formazione alla realizzazione di progetti condivisi, fino al crowdfunding che quest’anno sosterrà la Fondazione Pascale (così come è accaduto nella sessione invernale di Quartieri di vita per l’Ospedale Pediatrico Santobono /Pausilipon).
Biglietteria centrale | Infopoint | Dopofestival
Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, 1
Articolo pubblicato il: 14 Febbraio 2018 18:51